Ambiente

Potatura errata a Merano: addio a 14 storici ippocastani 

Il taglio a capitozzo di anni fa condanna i maestosi alberi davanti all’ex Bersaglio che diventerà sede di Sportclub, As Merano e club Est Ovest. Sostituiti con tigli



MERANO. «Un fulmine a ciel sereno per tutti». Con queste parole il presidente dello Sportclub Meran Karl Freund ha commentato la notizia secondo la quale, dalla ristrutturazione dell'ex Bersaglio appena iniziata dove il suo sodalizio, ma anche As Merano e circolo Est-Ovest troveranno presto una nuova sede, spariranno i quattordici imponenti ippocastani oggi presenti nel parco davanti all'entrata della struttura.

Un sacrificio dovuto allo stato precario degli stessi, come hanno spiegato i tecnici comunali nel corso di una conferenza pubblica in loco alla quale erano presenti, tra gli altri, il sindaco Dario Dal Medico, la sua vice Katharina Zeller, appunto Karl Freund per Ssm, ma anche il suo omologo di Asm Antonio Todaro, il responsabile del circolo Est-Ovest Klaus Niederstätter, l'ex Obmann della Svp meranese e architetto Andreas Zanier, Anni Schwarz delle Giardinerie comunali assieme al nuovo tecnico degli alberi Niccolò Fornasini, oltre a diverse associazioni ambientaliste.

Nel corso dell'incontro si è fatto il punto anche sul destino del piccolo boschetto che si era creato con la crescita degli ippocastani. «Come proprietari della struttura non abbiamo alcun interesse al sacrificio degli alberi, anzi, per noi è una brutta notizia, visto che di fronte all'entrata vogliamo realizzare uno spazio aperto per il bar e non certo un parcheggio. Purtroppo, ci hanno spiegato che il legno degli alberi è marcio e sarebbe impossibile salvarli», ha esordito Freund.

Come detto, quattordici ippocastani dell'età compresa tra i sessanta e gli ottanta anni, vittime principalmente di una errata potatura effettuata nel passato, ma anche del fatto che le loro radici affondano sotto un manto di asfalto. Insomma, con la loro sostituzione, perché di questo si tratta, si vuole evitare pericolosi crolli improvvisi, come quello che domenica scorsa ha interessato un tiglio di viale Europa.

«I quattordici ippocastani dell'ex Bersaglio sono vittime del taglio capitozzo, un sistema di potatura drastica ed errata effettuata in passato che ha creato negli alberi in questione grandi crateri nei quali sono entrati alcuni organismi patogeni per la pianta che alla fine la hanno scavata al suo interno, con l'effetto di rami sviluppati e pesanti che però non hanno il necessario sostegno», ha chiarito subito Schwarz.

Una pratica ora vietata, quella del taglio a capitozzo, dato che ormai da anni nella potatura delle piante si tiene conto della forma dell'albero e, in caso, si interviene sul legno giovane, ma non si tirano via rami di 20 cm di diametro, causando così la morte interna dell'albero che in certi casi a prima vista potrebbe sfuggire. Anche perché, purtroppo, a Merano sono veramente decine gli alberi che, piantati all'incirca 60-80 anni fa, in questi anni stanno accusando i segni del tempo. Quindi, in un certo senso, è come se la popolazione meranese si sia talmente abituata alla vista di piante danneggiate al loro interno, al punto da considerarle sane, cosa che invece non sono.

Dopo le brutte notizie, quelle più positive. Infatti, immediatamente dopo il loro taglio, all'ex Bersaglio verranno piantati altrettanti tigli alti all'incirca 5/6 metri, ma non prima di avere bonificato il terreno che quindi diventerà un habitat naturale per la loro rapida crescita.

Ulteriore buona notizia, nel rispetto delle normative comunitarie recenti recepite anche dal nostro Stato, l'eliminazione delle quattordici piante verrà eseguita verso le fine dell'estate, proprio per permettere la nidificazione dei volatili che, appunto, avviene sugli alberi ad alto fusto. «Con il terreno bonificato e ricoperto di prato, come già accaduto in altre parti della città, le piante sono destinate ad una rapida crescita e in pochi anni raggiungeranno già una altezza considerevole», ha concluso Schwarz. J.M.













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