Pronto il piano di rilancio per i negozi nelle gallerie 

Commercio e arredo urbano. Segnaletica, grafica uniforme, prototipi di vetrinette Diverse misure proposte con l’intento di valorizzare i 18 passaggi e le rispettive attività


Simone Facchini


Merano. È pronto il piano per valorizzare le gallerie e i passaggi cittadini favorendo la loro frequentazione a beneficio delle attività commerciali. La serie di misure confezionate dall’Unità marketing cittadino, che ha lavorato sul censimento realizzato dallo studio di architettura del paesaggio Freilich e dell’architetta Brigitte Kaunz (già coautori delle linee guida per l’arredo urbano) e sulle relative osservazioni, è stata approvata nella sua ultima seduta dalla giunta e passerà al vaglio del consiglio comunale fra il 9 e il 10 ottobre.

Pubblico e privato.

«Se si vuole dare concretezza alle idee, dovranno interagire misure della mano pubblica e volontà dei privati» ha spiegato ieri Gabriela Strohmer, assessora alle attività economiche e al marketing cittadino. Il piano risponde alla serie di rimostranze che diversi esercenti hanno manifestato negli ultimi anni ritenendosi poco tutelati o addirittura presi di mira. Lo hanno fatto individualmente, reagendo alle multe per aver contravvenuto alle regole dell’arredo urbano, e collettivamente, dando mandato alle sigle di categoria di farsi sentire in municipio con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni. È scaturito questo nuovo vademecum con una serie di misure generali e altre che riguardano i singoli casi. Perché differenti sono i problemi che possono attanagliare le 18 gallerie e passaggi cittadini. Il Comune si è impegnato a migliorare la segnaletica di orientamento e informazione, laddove necessario l’illuminazione: all’ingresso di ogni galleria, per esempio, verranno elencate le attività. In più casi i cartelli già ci sono, tuttavia verrà proposta l’adozione di una grafica uniforme, di modo che in futuro si possano attuare comuni strategie di promozione. Ai commercianti verrà proposto un prototipo di vetrinette da posizionare all’entrata dei singoli esercizi per esporre campioni dei loro prodotti. Davanti ai negozi di abbigliamento sarà possibile sistemare un manichino da sarta. L’abbellimento prevede il permesso di collocare decorazioni floreali anche sulla facciata degli edifici.

Incentivare l’accesso.

«Non volevamo fermarci alla questione degli stand e degli appendini», prosegue Strohmer riferendosi a uno dei temi che aveva scatenato l’ira dei negozianti che protestavano per il divieto di esporre all’esterno i prodotti. È chiaro che si tratta, ieri come oggi, di trovare dei compromessi fra le esigenze dei commercianti che devono attrarre l’attenzione dei clienti e un disegno generale di arredo urbano. «Il piano disegna soluzioni per rendere esteticamente più gradevoli le gallerie. In alcuni casi, per esempio, gli stessi accessi si individuano con difficoltà. Alcuni elementi possono addirittura avere effetto respingente. Le linee guida individuate definiscono gli orientamenti e gli accorgimenti per incentivare il passaggio di persone, per invogliarle a varcare l’ingresso delle gallerie. In questo senso - aggiunge l’assessora - il Comune può sostenere i commercianti con delle misure e il piano elaborato offre varie opportunità. Serve poi che i privati contribuiscano. Magari anche con iniziative e manifestazioni».

Altre azioni.

Un ulteriore tema è la denominazione delle gallerie, «a volte assente, a volte sconosciuta. Dare un nome significa dare un’identità e avere una carta in più da giocare sul piano della promozione». Mappe con le attività presenti, app, pagine Facebook possono fornire altra spinta. Ma anche in questo caso serve l’intraprendenza dei privati.

Nei mesi scorsi l’assessora Strohmer, assieme ai membri di un gruppo di lavoro costituito ad hoc, ha incontrato in undici occasioni i diretti interessati discutendo dei ritocchi da apportare al regolamento sull’arredo urbano. Le nuove proposte, afferma l’amministrazione, sono state avallate dai rappresentanti degli esercenti. Dopo il passaggio in aula per il via libera definitivo, nei prossimi mesi si potrà valutare il loro effettivo impatto.

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