Proteste per i tigli abbattuti La Giardineria: «Troppi rischi» 

Verde pubblico. Nuove accuse all’amministrazione per il taglio radicale di grandi piante, questa volta in via Wolf La replica di Anni Schwarz: «Problemi alla chioma: gli alberi erano diventati troppo deboli, pericolosi per la sicurezza»



Merano. La polemica strisciante fra cittadini e amministrazione sulla gestione del verde pubblico, in particolare in relazione all’abbattimento di grandi piante, raggiunge un nuovo picco. A far salire nuovamente la tensione è stato il taglio radicale di diueci tigli in via Wolf: le tante reazioni, che oggi seguono diversi canali tra cui quello dei social, hanno provocato la presa di posizione della Giardineria comunale in difesa del proprio operato. E sì che il Comune aveva agito, come spesso in queste occasioni, anche con una mossa preventiva, annunciando l’intervento e spiegandone le motivazioni. La questione, in sostanza, è la sicurezza, o in altre parole i rischi dovuti allo stato delle piante. Messaggio non pervenuto. Oppure non accettato. Comunque oggetto di una pioggia di critiche.

Gli alberi verranno sostituiti nel corso di questa primavera dopo aver fresato i ceppi.

Problemi alla chioma.

Dieci i tigli abbattuti un paio di settimane al principio di via Wolf, nel tratto più vicino al centro all’incrocio con via Verdi e via Galilei. Sui tronchi tagliati qualcuno ha scritto messaggi contro una decisione che, torna a puntualizzare la Giardineria municipale, è da ricondurre al loro cattivo stato di salute. «I problemi fitosanitari dei tigli abbattuti riguardavano la chioma, come si può facilmente constatare osservando le fotografie scattate dai tecnici durante l'ultimo controllo visivo eseguito a maggio 2019 e le immagini di google maps, riferite a diversi periodi proprio per garantire la possibilità di un più chiaro raffronto», ha spiegato la direttrice della Giardineria comunale Anni Schwarz, che afferma: «Lo sviluppo della chioma (la grandezza della foglia e il suo colore, la densità fogliare e la sua distribuzione) e la lunghezza dei nuovi getti siano sintomi di alberi in deperimento. Nella chioma è chiaramente riconoscibile il disseccamento dei getti sommitali e dei rami. La produzione di energia degli alberi avviene attraverso gli organi fotosintetizzanti (foglie e getti) e un loro deterioramento/disseccamento comporta automaticamente una sostanziale riduzione della vitalità». La direttrice precisa: «Gli alberi che sono stati abbattuti erano talmente indeboliti che la chioma si era ridotta in modo considerevole a causa della formazione continua di branche secche. La formazione di rami secchi, anche di grosse dimensioni, nonostante i periodici interventi di rimozione da parte dei giardinieri, comportava notevoli rischi per la sicurezza in questo tratto del viale».

Mitigazione climatica.

Anche la funzionalità ecologica degli alberi abbattuti era ormai fortemente compromessa, spiega ancora la Giardineria: «Le piante in questione non erano più in grado di assolvere le sempre più necessarie funzioni di mitigazione climatica. Gli alberi che crescono lungo le strade devono affrontare diverse difficoltà: dall’inquinamento all'impermeabilizzazione del suolo, dalla scarsità di acqua e ossigeno alle ferite provocate all’apparato radicale durante lavori di scavo. A causa di questi innumerevoli fattori, la loro longevità, rispetto a piante che si sviluppano in un ambiente naturale, risulta notevolmente ridotta». SIM













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