Merano

Raffica di furti nei garage di Maia Alta: bici sparite e auto saccheggiate 

In pochi giorni sono stati registrati dieci colpi in box tra via Schaffer, via Dante e via Winkel. I residenti sono esasperati: «Dopo una serie di raid negli appartamenti, ora i ladri hanno cambiato obiettivo»


Jimmy Milanese


MERANO. Ancora una volta, nei gironi scorsi, una banda di ladri ha preso di mira la zona di Maia Alta per le sue scorribande. In particolare, sono stati svaligiati circa dieci garage tra via Schaffer, via Dante e via Winkel. Cospicuo il bottino. In via Schaffer sono stati visitati i garage di un intero condominio.

“Nel condominio dove viviamo, in via Schaffer, l'altra notte hanno aperto tutti e quattro i nostri garage e da uno di questi hanno rubato una bici elettrica del valore di 2.500 euro, mentre dalle auto parcheggiate sono stati prelevati oggetti vari, senza infrangere i vetri, probabilmente per non fare rumore, visto che l’azione si deve essere per forza sviluppata di notte, complice anche la facilità con la quale i ladri hanno aperto i nostri garage».

Sono le parole di una vittima dei furti, che aggiunge: «Denunciare? Ormai nella zona è uno stillicidio di furti e una denuncia non porterà a nulla, fa solo arrabbiare ancora di più. Forse, l’unica via per alzare l’asticella dell’allarme sociale per questo tipo di furti fastidiosi è quella di denunciare tutto a mezzo stampa, magari così qualcuno si muove». La donna parla anche a nome degli inquilini del suo condominio.

A colpo sicuro. Come detto, non solo via Schaffer, ma la scorsa settimana anche via Winkel è stata presa di mira dai ladri. Questa volta, l’azione si è svolta in una serie di garage che danno quasi direttamente sulla strada. «Quello che non riesco a capire è come abbiano fatto i ladri ad andare come a colpo sicuro. Infatti, nella notte in cui hanno agito, in alcuni garage erano parcheggiate le auto ma altri erano vuoti. A colpo sicuro, queste persone hanno aperto come una scatoletta di fagioli i nostri garage, come se avessero avuto le chiavi. Infatti, per alcuni di noi è stato persino difficile accorgersi del fatto chi ignoti avevano forzato la serratura», spiega un abitante della via.

Anche in questo caso, dalle vetture in garage (che in molti casi vengono lasciate aperte) sono stati sottratti oggetti di uso comune ma in genere di poco valore, mentre dai box stessi sarebbero state sottratte almeno altre due biciclette per un valore complessivo di circa un migliaio di euro.

«Sanno come lavorare, non c’è dubbio, perché nel silenzio che regna a Maia Alta di notte, nessuno ha sentito niente», racconta lo stesso testimone.

Gli intrusi scacciati. Infine, tentativo di furto anche in via Dante, dove, sempre nella notte tra venerdì e sabato, almeno due persone non conosciute dagli abitanti della zona sono state messe in fuga dopo che si erano introdotte in una proprietà privata e, anche in questo caso, avevano puntato un garage. L’arrivo di un residente deve avere spaventato i ladri, che hanno abbandonato il luogo nel quale probabilmente avevano pianificato il colpo.

Dagli appartamenti ai garage. Insomma, dopo una serie di raid nella stessa zona che aveva preso di mira appartamenti del primo piano, raggiunti attraverso balconi facili da scalare, sembra che i ladri abbiano cambiato obiettivo per puntare sui garage.

Forse, la chiave di lettura per questa escalation di furti è nelle parole di uno degli abitanti della zona che spiega: «Per qualche settimana, un paio di mesi fa, sembrava che una banda di ladri avesse deciso di concentrare i raid solo su appartamenti facilmente raggiungibili. In alcuni casi si sono registrare effrazioni, ma in molti altri i ladri sono stati messi in fuga dagli stessi abitanti degli appartamenti. Evidentemente, non deve essere così facile capire se un appartamento è libero o abitato, perché in quel caso il rischio di essere colti sul fatto è elevato. Poi, guarda caso, in una settimana si concentrano furti più o meno simili solo a garage della stessa zona e ci accorgiamo che in tutti i garage presi di mira c’era parcheggiata una macchina. Vuole dire che, come per i furti agli appartamenti, anche in questo caso i ladri osservano, aspettano, cercano di capire quali siano i movimenti dei residenti e poi colpiscono in sicurezza, ma con un livello di rischio, nel caso dei in garage, molto minore. Minore forse è anche il bottino, ma con un rischio di essere presi quasi nullo. Qualcuno ci dice se si tratta della stessa banda?», chiede un residente di via Mayr Nusser, già preso di mira dalla banda del balcone.













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