Ristrutturazione dell’ex Bel Sit, Comune in tribunale
Il costruttore contesta gli oneri di urbanizzazione Intanto il gruppo Serra regala una «piazzetta» in via Adige
MERANO. Nel singolare rapporto che contrappone su posizioni molto spesso differenti amministrazione comunale e imprese di costruzioni edili, la prima intenzionata a far rispettare le regole, le seconde sempre pronte a trovare soluzioni per aumenti di cubatura o per assecondare le richieste dei clienti, nascono anche storie opposte tra di loro.
I due esempi più recenti sono rappresentati dalla Apollon srl, che si occupa della completa ristrutturazione dell’ex hotel Bel Sit, traformato in appartamenti di lusso lungo via Alpini, e dalla Se.Invest, azienda che fa parte del gruppo Serra, che invece ha realizzato il Palais Ressmair in via Adige dopo l’approvazione del piano di recupero comunale.
Ebbene, per quanto riguarda il primo caso la Apollon srl ha deciso di portare in tribunale il Comune per contestare il calcolo degli oneri di urbanizzazione primari e secondari oltre ai costi di costruzione, oneri secondo l’impresa troppo esosi o addirittura infondati. In sostanza il conto presentato dal Comune sarebbe tutt’altro che corretto e pertanto non andrebbe pagato. Toccherà ai giudici del Tar di Bolzano esprimersi in materia e vedere se i calcoli e le pretese dell’ufficio tecnico comunale sono corretti.
Non va inoltre dimenticato che negli ultimi anni la sentenza ex Bristol ha fatto scuola e in molti hanno richiesto e ottenuto il rimborso di buona parte degli oneri di urbanizzazione dimostrando che la ristrutturazione non portava con se il ricalcolo degli oneri.
Via Adige con piazzetta. In casa Se.Invest, negli stessi giorni succede invece il contrario.
L'impresa di costruzioni che ha radicalmente rinnovato la parte superiore di via Adige, trasformando vecchi fenili e immobili ormai destinati al declino in una residenza signorile, ha deciso di regalare una parte di una particella edificiale al Comune per consentire la costruzione di una piccola piazzetta, che diventerà di proprietà comunale.
Si tratta di un segnale molto importante che dovrebbe avere esempi molto più frequenti a Merano. Nella vicina Lana per i costruttori si tratta invece ormai di una consuetudine assodata. In sostanza il Comune concede la costruzione o la ristrutturazione di cubature e in cambio l'impresa di costruzioni “regala” qualcosa alla cittadinanza. A Lana in questi anni si sono costruite scuole materne, parchi gioco o parcheggi pubblici.
A Merano fino a oggi non era mai accaduto.