Rogo in psichiatria, paziente fugge 

Letto a fuoco nell’ospedale vecchio. Le fiamme hanno bruciato un materasso all’interno di una camera al primo piano della struttura Evacuati alcuni ospiti. Era sparita la giovane alloggiata nella stanza dell’incendio, poi rintracciata due ore dopo in piazza Teatro


Simone Facchini


Merano. Le fiamme nel reparto di psichiatria, le sirene dei soccorsi che squarciano la mattina, una paziente in fuga poi ritrovata. Due ore febbrili hanno scosso l’ospedale e i suoi dintorni ieri mattina.

L’allarme.

Prima delle 10.30, dalla caserma dei vigili del fuoco di via Leopardi hanno cominciato a uscire uno dietro l’altro gli automezzi. Si sono riuniti con le forze provenienti da Maia Alta, Maia Bassa e Quarazze, per convergere nella zona del Tappeiner. L’allarme era scattato per un incendio nell’ala del vecchio ospedale. Il rogo stava arroventando una stanza al primo piano dove si trova il reparto di psichiatria.

L’intervento.

Le circostanze delicate, trattandosi di una struttura ospedaliera, hanno imposto di azionare un intervento in massa. E se per avere ragione del fuoco ai pompieri è bastato poco, il gran numero di forze dispiegate è stato fondamentale nelle fasi successive, quando è scattata la caccia alla paziente svanita.

I mezzi dei vigili del fuoco si sono concentrati sul lato del vecchio nosocomio affacciato su via San Francesco. Sono entrati dalla struttura da una scala antincendio muniti di autorespiratori. Hanno raggiunto la camera del rogo e sono intervenuti con le pompe d’acqua, completando il lavoro di spegnimento cominciato dalla squadra di sicurezza interna del Tappeiner.

Nel frattempo il personale sanitario aveva attivato il protocollo d’emergenza evacuando gli ospiti delle stanze vicine, trasferiti in un’altra area della struttura. Nessuno ha subito conseguenze fisiche a causa dall’incendio, nessuno è rimasto dal fumo che ha invaso alcuni locali.

La fuga.

In questo trambusto, la paziente alloggiata da sola nella stanza dell’incendio non risultava all’appello. Scomparsa. Così, mentre i pompieri provvedevano con l’ausilio di potenti ventilatori ad arieggiare le camere e i corridoi “affumicati”, i loro colleghi assieme alle forze dell’ordine cominciavano a presidiare le aree circostanti a caccia della donna, una ventiquattrenne di nazionalità svizzera. Agenti della polizia locale e di Stato, carabinieri e vigili del fuoco hanno setacciato le strade cercando di rintracciare la giovane. È stata intercettata verso mezzogiorno in piazza Teatro, dunque ad alcune centinaia di metri dall’ospedale. Le forze dell’ordine la hanno tenuta tranquilla prima di consegnarla alla Croce bianca che l’ha ricondotta al Tappeiner. Qui, terminati i lavori di arieggiamento e pulizia, nel pomeriggio sono potuti rientrare i pazienti spostati. Il bilancio è di danni materiali contenuti.

Le ipotesi.

All’esterno dell’edificio, mentre era ancora in corso l’operazione, rimaneva il materasso bruciato assieme alle lenzuola. E restavano anche gli interrogativi sulle cause del rogo. Sulla sua natura, accidentale o volontaria. Sull’origine delle fiamme, una sigaretta o altro. L’indagine è stata presa in carico dagli uomini dell’Arma.

Rimaneva pure, poco dopo, mentre sulle scale che portano in psichiatria si alternavano pompieri, soccorritori, forze dell’ordine e dirigenti dell’Asl, il sollievo per lo scampato pericolo e per essere riusciti a trovare in tempi brevi la donna sparita.

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