Rohrer: «In arrivo provvedimenti per favorire le bici» 

L’assessore alla mobilità fa il punto su lavori e iniziative «Piste ciclabili più efficienti ma anche nuove rastrelliere»



MERANO. La giunta a trazione verde incentiva l’uso della bici, troppo spesso i ciclisti non rispettano le regole, i ciclisti rispondono che la città non è a misura di chi viaggia a pedali, i vigili multano dividendo i meranesi fra colpevolisti e assoluzionisti, l’amministrazione lancia una campagna di sensibilizzazione rivolta ai ciclisti sul rispetto delle norme… In questi giorni si fa un gran parlare delle due ruote. Nell’occhio del ciclone finisce, giocoforza, l’assessore alla mobilità Madeleine Rohrer. «Per fare di Merano sempre più una città a misura di bicicletta stiamo lavorando su due piani. Da un lato sulle infrastrutture, dall’altro a livello culturale».

Assessore, partiamo dalle infrastrutture. Da tempo si lamentano “buchi” nei collegamenti delle piste ciclabili.

«Sono in arrivo diversi accorgimenti che permetteranno di dare continuità ai percorsi ciclabili. Soluzioni sono state già approvate per via Carducci, l’incrocio presso ponte della Posta, l’asse via Leopardi/via Huber».

Proprio pochi giorni fa l’amministrazione ha comunicato un intervento al pericoloso incrocio fra via Carducci e via Huber. Ma a volte pare si tratti solo di annunci.

«In più casi mancano solo le variazioni di bilancio per avviare l’iter che porterà ai lavori».

Tempi brevi, dunque. Un punto critico è quello di ponte Teatro. È stata trovata una soluzione?

«Il problema è l’alternarsi di zone miste pedoni/bici e zone in cui i percorsi fra chi va a piedi e chi pedala possono essere divisi. Nel caso in questione lungo il viale davanti alle Terme è zona mista, sul ponte marciapiede e ciclabile sono distinti, poi si torna a zona mista in piazza Teatro. Crea confusione. Abbiamo deciso di rendere anche il ponte zona mista, così da uniformare il percorso. Più in generale bisogna standardizzare il sistema di uso delle strade da parte di pedoni e bici: a Merano non c’è omogeneità. Spesso però non c’è spazio sia per il marciapiede sia per la ciclabile e la zona mista pedoni/bici è l’alternativa».

Queste “zone miste” sono ampiamente diffuse nel nord Europa.

«Qui scatta il secondo piano della questione, quello culturale. Faccio un esempio: in troppi viaggiano in bici senza luci. Qualcuno girerebbe in auto senza fari? Serve educare, sensibilizzare. Lo facciamo con campagne e iniziative, come quella della settimana scorsa quando abbiamo offerto gratis ai meranesi la possibilità di sistemare le bici».

Un passo indietro: tante lamentele per la scarsità di rastrelliere per posteggiare i mezzi a pedali.

«Vogliamo sostituire quelle attuali perché creano più di un grattacapo. È difficile legare le bici alla struttura con il lucchetto, è complicato provvedere alla pulizia sotto lo scheletro in ferro. Dopo aver posizionato presso la stazione diversi modelli e aver fatto un sondaggio, l’Unità marketing cittadino ha dato incarico al designer meranese Harry Thaler di studiare la rastrelliera adatta alla nostra città, che sappia coniugare funzionalità ed estetica. Inoltre stiamo individuando nuove aree per incrementare il numero delle rastrelliere stesse». (sim)















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