«Sardine scansafatiche», Zaccaria difende il collega Duso
Merano. «Duso è un buon collega di partito. Si applica, si impegna sia in Alleanza per Merano sia nel lavoro. E come tutti ha la libertà di gestire il proprio profilo social come preferisce,...
Merano. «Duso è un buon collega di partito. Si applica, si impegna sia in Alleanza per Merano sia nel lavoro. E come tutti ha la libertà di gestire il proprio profilo social come preferisce, chiaramente ricordandosi di essere consigliere comunale. Per questo reputo inappropriate le parole del turpiloquio, ma per il resto l’espressione politica è del tutto legittima».
Così l’assessore Nerio Zaccaria commenta a freddo l’uscita su Facebook del consigliere comunale Loris Duso, che l’altro giorno ha pubblicato un post assai controverso. «Un tempo si chiamavano scansafatiche, ora si fanno chiamare Sardine», questa la frase incriminata, seguita da un’asserzione che attinge al turpiloquio. Zaccaria aggiunge che gli piacerebbe che la stessa attenzione fosse rivolta anche ad altre parti politiche, cosa che a ben vedere viene fatta, quando ci si accorge di frasi poco consone al ruolo di chi le pronuncia.
«Il movimento delle Sardine – prosegue – lo osservo e nonostante una certa trasversalità è riconducibile tutto alla sinistra, quindi si qualifica in una posizione antagonista rispetto al nostro pensiero politico. Poi ognuno applica le proprie sensibilità: io dieci anni fa ho fatto la scelta di non frequentare più di tanto Facebook. Sbagliando, perché la comunicazione social porta visibilità. Ma d’altra parte se cominciassi ora sembrerebbe quasi opportunismo, con l’approssimarsi delle amministrative».
Duso, invece, Facebook lo frequenta eccome, esponendosi pubblicamente con una frequenza ben maggiore di quella dei nativi digitali. «Fatta eccezione per il turpiloquio, che proprio non posso condividere, ognuno è libero di interpretare le piattaforme internet come vuole. Può darsi che oggi essere moderni sia anche questo». S.M.
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