Merano. Ormai è la consuetudine: a evento meteorologico importante corrisponde intervento di messa in sicurezza. Con chiusura al pubblico per periodi più o meno lunghi. Insomma, nemmeno nel periodo di lockdown duro che si è appena aperto la passeggiata Tappeiner potrà offrire ai meranesi uno sfogo vero e proprio, o almeno non per tutta la sua estensione, visto che tra oggi e i primi di marzo (buone condizioni meteorologiche permettendo) il tratto compreso fra vicolo Krallinger e la Torre delle Polveri sarà interessato di lavori di ripristino del sentiero a seguito del suo collassamento per una lunghezza di 15 metri e una larghezza di 30 centimetri.

Continue chiusure.

Il primo finesettimana di dicembre ha portato a Merano eventi meteorologici “estremi”. Non per il periodo, visto che ci si avviava verso l’inverno, quanto piuttosto perché le precipitazioni hanno messo a dura prova la tenuta delle infrastrutture cittadine. Così era stato per la passeggiata Tappeiner, di conseguenza chiusa nella sua interezza per un paio di settimane (fino al 19 dicembre) perché si potesse rinnovare almeno il manto superficiale del tratto delle Serpentine, lungo 800 metri e danneggiato in più punti già dalla bufera di fine agosto. Nell’occasione i tecnici avevano impiegato una miscela di materiali naturali più resistente alle intemperie e ai cambiamenti di temperatura, un mix di sabbia, pietrisco e calce, per un manto che assicurasse una buona permeabilità del terreno e richiedesse una minore manutenzione pur inserendosi nel paesaggio in armonia con il manto storico della rete delle passeggiate.

Lavori in corso.

Finiti i lavori sulle Serpentine danneggiate ancora a fine estate, una parte (tra la Salita Silvana, le Serpentine, il sentiero per Tirolo e piazza Duomo) era stata riaperta il 19 dicembre, ma la percorribilità del resto del lungo sentiero che dall’incrocio tra via Monte San Zeno e vicolo Krallinger raggiunge via Laurin, a Quarazze, risultava ancora compromessa dalle abbondanti nevicate e piogge.

Quindi, via al ripristino del manto lungo il tratto più orientale. Si comincia oggi, con la speranza di concludere i lavori entro i primi di marzo. Il geologo del Comune Nikolaus Mittermair elenca qual che sarà fatto: «Sono previste la realizzazione di un muro a gravità, che verso valle sarà rivestito con le pietre distaccatesi dall’opera muraria preesistente, e la predisposizione di un opportuno sistema di drenaggio. Inoltre saranno adottate ulteriori misure di sostegno ai piedi del sentiero e per altri 20 metri in direzione di vicolo Krallinger. Saranno ripristinate anche l’illuminazione e la ringhiera storica, danneggiate dallo smottamento. Il relativo progetto è stato elaborato dall’ingegner Bruno Marth, al quale è stata affidata anche la direzione dei lavori. L’intervento costerà 30 mila euro e sarà eseguito dall’impresa Passeirer Bau.

L’illuminazione.

Un capitolo a parte lo merita l’illuminazione della passeggiata. Andando indietro nel tempo, un anno fa erano in fase di ultimazione i lavori per mitigare il pericolo di caduta massi e per dotare il tratto della Tappeiner (chiusa fin dall’inizio del novembre 2019 all’altezza di ponte Romano) compreso fra vicolo Krallinger e l’incrocio con le Serpentine (non interessate, almeno allora, dall’intervento di illuminazione) di un impianto di irrigazione automatico e soprattutto di un impianto di illuminazione integrata nella pavimentazione e nei muri del costo di 352 mila euro. Da anni era in atto una campagna per rendere fruibile la Tappeiner, o almeno una sua parte, anche nelle ore serali. Interrotti il 13 marzo 2020 con una delle prime ordinanze Covid firmate da Komptascher, i lavori erano ripresi a metà aprile per concludersi a ridosso dell’estate. Il resto della passeggiata, invece, resterà male o niente affatto illuminato ancora per diverso tempo. S.M.