Sinigo, al centro sportivo spunta una nuova piazza 

Urbanistica. Tre varianti nello studio di fattibilità per riqualificare l’area dell’ex dopolavoro «Dovrà diventare un polo d’aggregazione per tutti». Sacrificato il laghetto per la pesca 


Simone Facchini


Merano. Una seconda piazza per Sinigo. Mentre Borgo Vittoria, storicamente il centro di gravità della frazione, attende i lavori di riqualificazione che ne cambieranno il volto ma in modo parziale, dallo studio di fattibilità voluto per valorizzare la zona sportiva sbuca un nuovo polo di aggregazione. L’area dell’ex dopolavoro, nelle tre diverse varianti messe sul tavolo dallo studio In.ge.na su incarico del Comune, prevede la realizzazione di una piazza al posto del parcheggio, fra il campo da calcio e la palazzina principale. E le auto? Interrate. Sfruttando il salto di livello fra strada e area sportiva, la falda che da tempo allarma i residenti «non rappresenta un ostacolo», assicurano i tecnici.

Per tutti.

Garantita la natura sportiva del centro, la volontà politica messa su carta dai progettisti è di darle un significato più ampio e una fruibilità maggiore, rendendola una zona ricreativa, un polo di “vita sociale”. «Utilizzabile non solo da chi fa parte di un’associazione, ma libera all’accesso e all’uso di tutta la popolazione» spiegano gli assessori allo sport Gabriela Strohmer e Nerio Zaccaria. I disegni dei tecnici cercano di sintetizzare «le idee dei tanti diretti interessati ascoltati in vari incontri, seguendo un processo partecipativo»

Come in ogni rivoluzione, e in queste si comprendono quelle urbanistiche, sarà necessario qualche sacrificio: primo della lista, il laghetto per la pesca sportiva. L’amministrazione intende tuttavia trovare una soluzione di ripiego per le lenze: «Lavoreremo per individuare un altro sito per lo specchio d’acqua, magari più vicino all’Adige, in modo da risparmiare sui costi di gestione». Bisognerà comunque passare attraverso la Provincia, proprietaria di quello spicchio di terreno. In bilico anche il tennis, effettivamente sottoutilizzato: «Ma si tratta comunque di uno studio di fattibilità, sul quale ci si potrà ragionare». Più probabile la realizzazione di un campetto polifunzionale, a disposizione liberamente per giocare a basket o a pallavolo. Fra le idee che rispondono ai desideri delle associazioni, una club house e spogliatoi più ampi. Non ultimo, il ciclodromo: una pista per allenamenti e competizioni ciclistiche.

Nel complesso, dunque, una serie di interventi che, a seconda delle future scelte, trasformeranno la zona. Con la possibilità, se e quando sarà costruita la stazione dei treni ipotizzata all’altezza del laghetto dallo studio Hüsler, di un collegamento diretto anche su rotaia. I lavori sarebbero comunque suddivisi in più lotti, con tempi di realizzazione (e naturalmente costi) variabili che dipendono dall’iter progettuale e della variante selezionata.

Le varianti.

Queste le tre varianti, secondo la descrizione messa a disposizione dal Comune. La prima prevede un riposizionamento dell'attuale campo da calcio. L'operazione consentirebbe di recuperare spazio utile per ampliare le strutture e, in particolare, di realizzare un campo da calcio e da rugby (65x107 metri), un campo da calcio di allenamento (40x80 metri), due campetti polifunzionali (di 20x25 metri ciascuno), un campo da beach volley (12x22 metri), un nuovo edificio per le associazioni con una superficie complessiva di 1.145 metri quadrati (attualmente ne sono disponibili 250), una zona fitness all'aperto, un biotopo di 2.200 metri quadri, una zona di rinaturazione del fiume, un filare di alberi lungo 220 metri parallelamente alla strada e una siepe naturalistica di 2.200 metri quadri. Secondo questa variante l'attuale parcheggio verrebbe trasformato in un giardino con una fontana. A ospitare le auto dei visitatori sarebbero due parcheggi coperti (con complessivi 140 stalli; attualmente i posti auto sono 88) situati rispettivamente al confine nord e al confine sud dell'area.

Nella seconda variante i tecnici propongono - oltre agli interventi contemplati dalla prima - anche la realizzazione di un ciclodromo all'aperto di 618 metri di lunghezza. La terza variante suggerisce invece di mantenere il campo dal calcio nella sua attuale posizione e di procedere quindi a interventi di riqualificazione più contenuti.













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