Soccorso alpino, 17 interventi in soli dieci giorni

Merano. È un periodo di lavoro intenso per il Soccorso alpino di Merano, che negli ultimi dieci giorni si è trovato ad affrontare diciassette interventi.La gamma degli interventi in cui il Soccorso...



Merano. È un periodo di lavoro intenso per il Soccorso alpino di Merano, che negli ultimi dieci giorni si è trovato ad affrontare diciassette interventi.

La gamma degli interventi in cui il Soccorso alpino meranese si è cimentato ultimamente copre svariate tipologie di emergenza. Per esempio il recupero in extremis di una donna bloccata su una parete, giusto prima che l’alpinista cadesse. Lo scorso 10 agosto, infatti, una cinquantenne tedesca si trovava sull’Alta Via di Merano lungo un tratto attrezzato all’altezza di Vernurio quando è caduta per almeno una cinquantina di metri. È riuscita a fermarsi trovando un albero come provvidenziale appoggio. Il soccorso alpino si è messo in moto con una squadra di otto uomini che ha raggiunto il posto da terra, più un altro membro caricato dall’elicottero dell’Aiut Alpin. Le caratteristiche del costone hanno costretto i soccorritori a un lavoro di fino per mettere in sicurezza la donna che stava perdendo le forze. È stata issata sul velivolo con il verricello, e durante il trasporto ha perso i sensi. È tornata cosciente all’ospedale Tappeiner, da dove è stata poi trasferita al San Maurizio. A questo salvataggio si aggiungono la ricerca di una persona anziana, l’aiuto (in quattro diverse occasioni) a escursionisti vittime di mancamenti. E ancora, il recupero in parete di persone rimaste bloccate, l’aiuto nella ricerca di un cane che si era perso e il sostegno a una persona che aveva subito un attacco di epilessia durante un’escursione in quota.

“Da ogni missione – scrive il gruppo della Bergrettung sulla propria pagina Facebook – siamo riusciti a tornare soddisfatti, tirando un bel sospiro di sollievo nel constatare che non c’erano morti da piangere”. In media, per ognuno degli interventi sono stati impiegati cinque soccorritori, e la durata media si è attestata intorno alle due ore.

“La solidità della formazione e la volontà di aiutare gli altri hanno dato i loro frutti. Anche stavolta si è dimostrato come la collaborazione coi vari gruppi di soccorso funzioni bene: solo se si agisce in squadra si può ottenere il risultato migliore”.













Altre notizie

Attualità