Sicurezza 

Sorveglianza e inclusione, i candidati si dividono

Merano. La prima ad affrontare il tema della sicurezza e dell’inclusione è Ilenia Nero, decisa ad aumentare illuminazione e videosorveglianza, specialmente nei parchi. E poi, un aumento dei...



Merano. La prima ad affrontare il tema della sicurezza e dell’inclusione è Ilenia Nero, decisa ad aumentare illuminazione e videosorveglianza, specialmente nei parchi. E poi, un aumento dei pattugliamenti in bici o a piedi della polizia locale, ampliando l’orario di servizio. «Un’immigrazione accettabile esiste, ma solo se gestita diversamente».

Merano città poco sicura? Dario Dal Medico si discosta da questa percezione. «Ci sono stati episodi che non devono ripetersi, ma non sono dell’idea che Merano debba essere presidiata dall’esercito». Di qui lo sviluppo di due temi: «La prevenzione, con più agenti nei quartieri e più controlli, con un coordinamento delle forze dell’ordine e con una formazione della polizia locale a livello provinciale. Poi l’inclusione, quindi lavorare sul senso di comunità con cultura e sport». Punta sulle associazioni, Richard Stampfl: «Permettiamo loro di lavorare bene, con risorse adeguate. Bisogna investire nell’educazione e nella prevenzione, penso agli streetworker, e non accantoniamo il problema delle droghe».

Daniela Rossi Saretto cita la necessità di azioni sinergiche che incidano sulla vitalità dei luoghi e sulla coesione sociale, del lavoro di strada con le associazioni. «Il paradosso del decreto Sicurezza è che ha creato insicurezza: la direzione invece è quella delle politiche di integrazione». Paul Rösch fa alcune precisazioni. «Siamo già presenti nei quartieri con la polizia locale, di cui abbiamo aumentato l’organico. Abbiamo 111 videocamere. Che cosa possiamo fare di più? La risposta è sempre quella: cultura. Ognuno deve potersi sentire meranese e volersi curare della città e della comunità. Col rispetto reciproco l’inclusione arriva presto».













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