Merano

Sull’ascensore Tappeiner si scatena la bagarre politica

SuI progetto che consentirebbe di accedere al sentiero dal futuro garage in caverna la lista Rösch/Verdi torna all’attacco: «Vogliamo sapere l’iter decisionale e chi sosterrebbe i costi»



MERANO. Salirà? Chi lo sa. Ma intanto continua a montare la bagarre sul progetto di un ascensore che da via Galilei (presso uno degli sbocchi del futuro garage in caverna) porterebbe in un batter d’occhio alla passeggiata Tappeiner, scavalcando il dislivello che separa il centro città dal sentiero simbolo di Merano.

Dopo il botta e risposta con il governo cittadino e qualche settimana fa, i Verdi rilanciano: chi pagherebbe?

Dal garage alla passeggiata.

«In una convenzione tra il Comune e gli imprenditori privati che realizzano e gestiscono il garage interrato sotto Monte Benedetto, viene menzionata anche la costruzione di un ascensore panoramico che porterà sino alle passeggiate Tappeiner» snocciola una nota della lista Rösch/Verdi in cui si chiede al sindaco di mettere la cittadinanza al corrente di quanto costerebbe questo progetto e di chi in sostanza dovrà decidere la sua realizzazione.

La volontà è di stanare eventuali manovre nel retropalco. Perché se è vero che durante il periodo di commissariamento del Comune, nel contratto per la realizzazione del garage sotto monte Benedetto, era stata inserita una clausola che cita l’ascensore panoramico, lo è altrettanto che l’allora subcommissario Hermann Berger, e poi anche il sindaco Dario Dal Medico e la vice Katharina Zeller, hanno precisato che ogni eventuale decisione dovrà ripassare per giunta e consiglio comunale.

Domande à gogo.

I Verdi tuttavia reclamano massima trasparenza. E insistono con un’interrogazione al quale il sindaco è chiamato a rispondere. «Le domande che abbiamo posto sono semplici: quando la commissione edilizia si occuperà di nuovo di questo progetto? Ne esiste già un possibile modello? Chi sosterrà il costo della costruzione di questo ascensore panoramico? Quanto sarà alto questo costo? I futuri utilizzatori, cittadini e turisti, dovranno pagare per il suo utilizzo?

Abbiamo posto questi interrogativi al sindaco perché il consiglio comunale si occuperà del progetto solo in ultima istanza e la decisione che esso prenderà sarà in realtà un puro atto formale».

Lo affermano i consiglieri Andrea Rossi e Madeleine Rohrer. «Stante che il sindaco e la sua giunta dovranno prendere la prima delle due decisioni richieste per procedere alla edificazione dell'ascensore panoramico, si può contestualmente presumere che la maggioranza composta da Civica, Alleanza per Merano e Svp confermerà in consiglio comunale la decisione presa dalla propria giunta». Nella scorsa legislatura con Rösch sindaco l’ascensore era stato bocciato.

La polemica.

Quanto l’ascensore potrebbe impattare sulla valorizzazione della città? La Tappeiner già oggi può essere raggiunta da vari accessi pedonali, che ovviamente comportano percorsi in ascesa oppure gradini. Un ascensore renderebbe molto più accessibile il sentiero a persone con disabilità motorie.

Ma a quale costo economico e paesaggistico? «Essendo questo un progetto che impatta notevolmente sul paesaggio cittadino e, non solo per questo, il tema è questione di rilevanza pubblica» chiosa la lista Rösch/Verdi, che nell’interrogazione firma con tutti i suoi dieci consiglieri. «Alla questione deve essere data visibilità e conoscenza in modo tempestivo e completo. I meranesi hanno tutto il diritto di conoscere nel dettaglio questo progetto e di discuterne pubblicamente prima che il sindaco giunga a prendere qualsiasi decisione preliminare».

Sul tema, dopo le prese di posizione del sindaco e vicesindaca, era anche intervenuta la Svp con un comunicato a firma del portavoce e consigliere Reinhold Bauer: «Nella scorsa legislatura, l'idea di un ascensore per la Tappeiner era stata discussa dal consiglio comunale. Il concetto era stato fondamentalmente considerato valido, ma la proposta esecutiva era stata considerata troppo invasiva e quindi respinta. Durante il periodo di commissariamento, il proponente aveva reintrodotto la variante come opzione e non, come sostiene la lista Rösch/Verdi, come fatto definitivo. La decisione spetta quindi ancora al consiglio comunale e non al costruttore», la società Meran Centrum Parking le cui quote sono spartite fra varie aziende di spicco altoatesine.

«I Verdi stanno ancora una volta cercando di provocare indignazione pubblica inviando deliberatamente mezze verità e informazione presi fuori contesto» aveva attaccato Bauer. «Questi metodi sono dannosi ai fini di un dialogo costruttivo tra i partiti nel consesso civico». SIM













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