Merano

Svolta green per Meranarena

La inhouse e gli impianti sportivi: pannelli fotovoltaici sul tetto che coprirà la pista di pattinaggio esterna di via Palade. Il surplus di energia potrà essere dirottato verso edifici contigui. Novità per risparmiare risorse anche al lido comunale



MERANO. Svolta “green” per Meranarena, dopo il via libera del consiglio comunale che mercoledì sera ha dato parere positivo al rinnovo per i prossimi nove anni della convenzione tra il Comune di Merano e la società inhouse che gestisce la piscina coperta di Maia Bassa, il Palaghiaccio, la Rockarena, il Tennis, il Lido e il Centro sportivo di Sinigo.

Una convenzione via via prorogata e sulla cui continuità è stata chiamata ad esprimersi l’aula: 34 i voti favorevoli e un astenuto. «Martedì prossimo incontreremo il presidente di Meranarena (Guido Marangoni, ndr) per definire i dettagli sul rinnovo della concessione che come novità prevederà anche la gestione del Palamainardo da parte della società inhouse», ha spiegato l'assessore al patrimonio Nerio Zaccaria, interrogato dai consiglieri sul futuro della società che in periodo pre pandemico registrava un totale di 200.000 visitatori annuali nelle sue varie strutture sportive e ricreative.

«Meranarena fattura 2,4 milioni di euro annui, ha diciotto dipendenti, ma il contributo del Comune è fermo da tanto tempo. A una somma di 1,2 milioni all’anno, con una quota di 120.000 euro per manutenzioni o investimenti. Sappiamo che Meranarena ha fatto sacrifici per rimanere in questo budget, ma ora abbiamo nuove sfide da affrontare assieme, in particolare quella di realizzare un importante risparmio energetico. Basti pensare che solo di energia e gas Meranarena deve pagare una bolletta di 700.000 euro/anno», ha sottolineato Zaccaria spiegando le possibili direzioni per una svolta tesa ad abbassare la bolletta energetica e contenere i costi ma senza incidere sulle tariffe applicate alle società e agli utenti delle strutture sportive.

«Siamo pronti a cavalcare tutte quelle opportunità che il cambiamento della società ci impone, quindi anche dotare Meranarena di impianti fotovoltaici sui tetti. Inoltre, vi è una richiesta di copertura della seconda pista di ghiaccio di via Palade, quella esterna, che se realizzata, dovrà per forza prevedere un impianto fotovoltaico sul suo tetto», ha chiosato l’assessore.

Durante il corso del dibattito consiliare precedente al voto, da più parti è stato evidenziato come nel futuro dell’amministrazione comunale il risparmio energetico dovrà diventare sempre più un fattore trasversale nelle decisioni della giunta. «Oggi spendiamo molti soldi per realizzare il ghiaccio esterno che dura per soli 4 mesi e che con il primo sole a metà febbraio già si scioglie. Abbiamo necessità di sfruttare al meglio questi impianti. Il punto è che nel corso dell’amministrazione Rösch ci erano arrivate offerte per la copertura del tetto con costi che si aggiravano attorno agli 800.000 euro. Costi ora schizzati a di sopra del milione di euro per i quali non me la sono sentito di dire di sì senza approfondimenti», ha spiegato Zaccaria.

Invece, sui dati tecnici relativi alla possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico a Meranarena, l'assessore al bilancio ha comunicato che con un costo di 1000 euro a kw/h si potrebbero montare pannelli capaci di produrre oltre 500 kw/h, al punto che Meranarena potrebbe essere anche in grado di produrre energia per altri edifici contigui.

Sul versante della razionalizzazione dei costi e massimizzazione dei profitti generati da Meranarena, nel corso del dibattito in consiglio Daniela Rossi del Partito democratico ha chiesto all'amministrazione comunale di rendere conto circa il futuro del ristorante presso il Dopolavoro di Sinigo, ad oggi chiuso per via del pensionamento dell'ultimo gestore, così come su possibili interventi strutturali presso il bocciodromo sinighese. Invece, all'amministrazione comunale Paola Zampieri di Fratelli d'Italia ha chiesto un intervento di razionalizzazione nelle procedure burocratiche che autorizzano all'utilizzo del parco feste presso il Dopolavoro di Singio.

«Chi volesse organizzare una festa oggi dovrebbe prima siglare un contratto con Meranarena, poi chiedere il permesso di utilizzo delle strumentazioni agli alpini dell'Ana che le gestiscono, con tutto quello che due richieste distinte comporta», ha spiegato Zampieri chiedendo di eliminare almeno un passaggio. Immediata la risposta di Zaccaria: «Il gestore del ristorante al Dopolavoro di Sinigo è andato in pensione e Meranarena sta predisponendo la gara di assegnazione. In generale, per massimizzare i profitti da quella struttura è chiaro che saranno eventualmente necessari alcuni investimenti sui campi da tennis in disuso e sul bocciodromo».

Infine, nell'ottica della collaborazione tra maggioranza e opposizione, il consigliere verde Heinrich Tischler ha ricordato una idea portata avanti ma poi mai effettivamente realizzata dell'ex assessore allo sport Andrea Casolari il quale nel corso del suo mandato aveva proposto di coprire la piscina del lido di Merano durante le ore serali, proprio per evitare che in quelle ore l'acqua subisse un raffreddamento da recuperare poi nelle prime ore del mattino con conseguente dispendio energetico. J.M.













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