MERANO. Sono tornati a Merano i circa 300 militari del reggimento Julia partiti a maggio alla volta del Libano, dove indossando il casco blu delle Nazioni Unite hanno fornito supporto logistico alla missione Unifil di peacekeeping, nella base di Shama, nella zona cuscinetto che separa il Paese dei cedri da Israele.

Dal 22 maggio, il reggimento logistico di Merano ha preso parte, per la prima volta inquadrato nella brigata alpina “Julia”, alla missione Unifil, nel sud del Libano, al comando del generale Paolo Fabbri. Giovedì scorso nella base “Millevoi” di Shama, alla presenza del generale Diodato Abagnara (comandante del Sector West di Unifil), si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra i reggimenti logistici “Julia” e “Garibaldi”, comandato dal colonnello Stefano Capriglione. Al comando del colonnello bolzanino Michele Lo Savio i caschi blu del “Julia” (o “Combat Service Support Battalion”, come viene denominato in Libano) hanno fornito il supporto logistico ai reparti dell’esercito presenti, coordinando e conducendo numerose attività di supporto anche a favore degli altri contingenti stranieri presenti nel Sector West di Unifil. In particolare, nei sei mesi di servizio prestato in Libano gli uomini e le donne “meranesi” sono stati impiegati lungo le principali vie di comunicazione libanesi per assicurare il trasporto di personale, mezzi e materiali in arrivo e in partenza per l’Italia. Con l’arrivo a Merano della bandiera di guerra del reggimento logistico si è completato il rientro in Italia di tutti i reparti appartenenti alla brigata “Julia” – Multinational Land Force. Venerdì 30 novembre, alla presenza del numero uno degli alpini dell’esercito italiano, il generale di corpo d’armata Claudio Berto, si svolgerà a Udine la cerimonia di saluto per il rientro di tutto il contingente dalla missione “Leonte XXIV” in Libano. Nella centralissima piazza Libertà del capoluogo friulano avverrà anche il cambio del comandante della brigata: il generale di brigata Alberto Vezzoli assumerà il comando della “Julia” al posto del parigrado Paolo Fabbri.