La segnalazione 

Tuffi nella cascata della Gilf

Merano. Tuffi dalla passerella sulla cascata della Gilf, sfidando le rocce del Passirio. Questa la scena che negli ultimi giorni si è presentata agli occhi di meranesi e turisti. I primi,...



Merano. Tuffi dalla passerella sulla cascata della Gilf, sfidando le rocce del Passirio. Questa la scena che negli ultimi giorni si è presentata agli occhi di meranesi e turisti. I primi, esterrefatti di fronte a quello che più che coraggio si potrebbe chiamare incoscienza, i secondi più tra l’incredulo e l’ammirato, con tanto di fotografie ai giovanissimi tuffatori freestyle.

Sarà la calura susseguitasi rapidamente alle giornate incerte della settimana scorsa, sarà il fascino del proibito. Ma la “bravata” resta altamente rischiosa. Il regolamento di polizia urbana vieta di “arrampicarsi su monumenti, pali arredi, segnaletica, inferriate e altri beni pubblici”, di “praticare giochi potenzialmente pericolosi per sé, per gli altri o per il patrimonio pubblico o privato”.

Inoltre, l’articolo 10 del Regolamento prevede il divieto di fare il bagno, gettare cose o immergere oggetti o animali nelle fontane, nelle vasche e in genere in qualsiasi specchio d’acqua.













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