Una centrale «green» per ridurre le emissioni 

Teleriscaldamento. Lavori da fine aprile, impianto a biomassa in funzione dal prossimo inverno  Alimentato a legna, consentirà di “risparmiare” 5.500 tonnellate di anidride carbonica 



Merano. Inizio dei lavori per fine aprile, entrata in attività nel corso della prossima stagione invernale, fine cantiere per febbraio 2021. Tempi serrati quelli profilati sul programma di costruzione della nuova centrale Alperia di teleriscaldamento a biomassa “Merano Sud”: così è stata battezzato l’impianto che sorgerà in zona Rabbiosi, nei campi fra Merano e Sinigo, affacciata sull’Adige e di fianco all’eliporto. Saltata la scorsa settimana la presentazione alla cittadinanza per le precauzioni sanitarie dettate dal coronavirus, i dettagli sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa nella quale si è puntato sui vantaggi ambientali apportati dalla centrale. Un dato su tutti: la nuova centrale permetterà di “risparmiare” 5.500 tonnellate di anidride carbonica all'anno. La nostra città, secondo una cifra fornita quando di recente è stato presentato il Piano per la tutela del clima, ne produce all’anno 220 mila tonnellate. Altri termini di paragone a livello di inquinanti: la centrale produrrà in un anno le stesse polveri sottili scaturite in media da 50 caminetti domestici, ma garantirà una produzione energetica 30 volte maggiore.

Domanda.

Al momento il sistema di teleriscaldamento a Merano conta su 5 impianti produttivi, 40 chilometri di rete di distribuzione e 5100 famiglie servite (quasi il 30%) più 415 attività commerciali e vari edifici pubblici. «C’è ancora interesse per questo tipo di fornitura» spiega Günther Andergassen, ad di Alperia EcoPlus, motivando l’investimento da 8,3 milioni (questo il prezzo di base d’asta). «Le tecnologie saranno quelle più all’avanguardia» garantisce Alvise Bozzo, l’ingegnere della società energetica che ha seguito il progetto dagli albori.

Polveri sottili.

Nella nuova centrale a biomasse verrà bruciato solamente legno. In tal modo l'impianto, è stato spiegato in conferenza, ridurrà la dipendenza da combustibile di origine fossile e soprattutto utilizzerà una fonte rinnovabile. La legna proveniente da boschi coltivati in modo sostenibile non aumenta la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera. Quella utilizzata a Merano arriverà da un raggio non più ampio di 150 chilometri.

«La nuova centrale - precisano i responsabili di Alperia - disporrà di un generatore con una potenza di 8 MW che potrà produrre fino a 27.000 MWh di energia termica ogni anno, circa l'energia necessaria per scaldare 2.500 appartamenti di 100 metri quadrati e non sottoposti a particolari interventi di risanamento energetico. Inoltre verrà installato anche un generatore a metano, che entrerà in funzione nel caso dovessero essere effettuare riparazioni al generatore a biomasse. Per la fornitura della risulta legnosa nell'impianto di Alperia verrà osservati gli stessi criteri di controllo della qualità adottati negli altri impianti a biomasse. Per abbattere le emissioni di polveri fini e ossidi di azoto verranno impiegate diverse soluzioni che assicurano il rispetto dei limiti di emissione e minimizzato l'inquinamento atmosferico». Nell’abitato di Sinigo, questo l’esempio citato, con l’avvio dell’impianto è atteso un aumento delle polveri sottili di 0,4 milligrammi per metro cubo. Il raffronto fornito da Alperia è con i 17 milligrammi/metro cubo di concentrazione media annua di Pm10 registrato dalla centralina di controllo della qualità dell’aria in città.

Indipendenza energetica.

«Ci siamo impegnati molto per questa centrale - chiosato Rösch -: è un punto importante del programma di governo di questa legislatura che volge ormai al termine e un importante passo avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici». Gli fa eco l’assessora all’ambiente Madeleine Rohrer: «Un passo per l’indipendenza del nostro Comune verso l’indipendenza energetica».

L’impianto sorgerà su una superficie di 13 mila metri - la metà per lo stoccaggio della legna - quadrati in una zona defilata: è comunque previsto un concorso di idee per il suo aspetto esteriore. SIM















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