MERANO. È il festival della gente e per la gente, Asfaltart. Sono i colori e i volti delle persone a rendere questa manifestazione unica nel suo genere. Una tre giorni dove Merano sembra perdere completamente la sua verve polemica e si abbandona all'arte della risata. Perché è proprio questo l'effetto di Asfaltart sugli umori della gente. Lo spiega bene Lisa Mazza che tiene in braccio il suo bambino stupito e incuriosito da quello che accade attorno: «Bellissima atmosfera e tantissimi bambini e famiglie che si godono artisti da tutto il mondo, in una giornata piena di sole».

Un festival che porta turisti da tutta Italia, ma che incuriosisce anche meranesi d'adozione, come il medico siciliano Claudio Conti, attualmente in servizio al centro psichiatrico di Merano: «Bellissima espressione, questa festa cittadina, che permette alle persone di potere esprimere la creatività, senza essere giudicate». Una soddisfazione che fatica a trattenere Jordi Beltramo che da anni organizza meticolosamente il festival di artisti da strada: «Siamo esageratamente soddisfatti, lo posso dire? Perché sta andando alla grande, tutto, c'è un sole fantastico e una marea di gente con artisti soddisfatti». Invece, il gioielliere Luca Bertan, che vede il festival proprio davanti al suo negozio, in queste giornate ci vede la pace: «E quella allegria che fa bene alla vita, entusiasmandoci senza bene capirne il motivo».

Forse oltre le presenze nella giornata di sabato, con spettacoli che si sono prolungati fino alle ore notturne, quando è stata la volta del Magda Clan, ovvero il circo, ma senza animali, con il suo spettacolo ipermoderno che è stato chiamato, appunto Emisfero.

Un viaggio lungo le radici del circo, in un intreccio di antica tradizione circense e innovazione nel linguaggio e d’atmosfera che ha incantato tanto i più grandi quanto i piccini. Oggi, replica degli spettacoli, e gran finale alle 21 con i Los Boozan Dukes: band di americani, inglesi e spagnoli che porterà un pezzo della New Orleans in riva al Passirio, imponendo, è il caso di dirlo, ai meranesi di lasciarsi andare e far festa assieme a loro.

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