Venosta, crescono gli apprendisti dell’artigianato

Silandro. Il presidente circondariale della Bassa Val Venosta Hermann Raffeiner Kerschbaumer e quello dell’Alta Val Venosta Günther Platter hanno condotto la recente assemblea annuale del circondario...



Silandro. Il presidente circondariale della Bassa Val Venosta Hermann Raffeiner Kerschbaumer e quello dell’Alta Val Venosta Günther Platter hanno condotto la recente assemblea annuale del circondario dei soci Apa nella scuola professionale di Silandro. Il presidente dell'Apa Martin Haller ha spiegato che per la prima volta da diverso tempo a questa parte i numeri relativi agli apprendisti sono nuovamente cresciuti: un segnale importante di come la collaborazione tra economia, politica e scuole stia garantendo i propri frutti. «Anche grazie alla digitalizzazione, l’artigianato mette oggi a disposizione prospettive professionali decisamente innovative e ideali per i giovani – ha affermato Platter -. Il nostro compito è quello di mostrare ai ragazzi il variegato campo d’attività esistente nell’artigianato, appassionandoli per il nostro mestiere. Il know-how degli artigiani rimane il bene più importante, ma è necessario utilizzare le reti disponibili per sfruttare le opportunità esistenti nel campo della formazione». Una responsabilità condivisa anche da Raffeiner Kerschbaumer: «Abbiamo bisogno di nuova forza lavoro per garantire il futuro delle nostre aziende. L’attività formativa consente anche alle imprese di apprendere alcuni aspetti chiave e di confrontarsi costantemente con teoria e pratica. Al contempo mi rivolgo alla politica: servono nuovi impulsi affinché le aziende possano formare sempre più giovani». L’assessore provinciale Philipp Achammer, presente all’assemblea, ha garantito un adeguato sostegno da parte del mondo politico. «Abbiamo già provveduto a posare alcune pietre miliari in riferimento alla permeabilità nel sistema formativo professionale – ha ricordato l’assessore -. Dobbiamo tuttavia continuare a lavorare per fare in modo che la formazione pratica venga considerata e scelta come un percorso formativo di pari livello. Vogliamo cambiare l’orientamento alla professione, in modo che i giovani tra i 13 e i 14 anni possano avere uno sguardo concreto nel mondo del lavoro»,













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