Via Leopardi: 1,2 milioni per completare l’opera  

Il progetto. Approvato lo studio di fattibilità per rifare il tratto tra via Petrarca e via Manzoni Assetto migliore per i residenti e più sicuro per gli scolari. Si attende l’ok della commissione edilizia


Sara Martinello


merano. Dopo il rifacimento della parte inferiore di via Leopardi, prende forma il nuovo assetto del tratto compreso tra l’incrocio con via Petrarca e quello con via Manzoni, il cui progetto era stato presentato ai cittadini lo scorso gennaio. Con la recente approvazione dello studio di fattibilità da parte della giunta comunale, ora può prendere il via la progettazione dettagliata di un asse viario di importanza primaria per scolari e studenti che dalla parte della città a nord del Passirio si muovono verso il rione Wolkenstein. I costi complessivi ammontano a 1,2 milioni di euro, compresi gli oltre 100 mila destinati alla conversione della rotatoria di via Petrarca in un incrocio con impianto semaforico intelligente, e l’inizio dei lavori è previsto per l’estate del 2020. Prossimamente il progetto sarà presentato in commissione edilizia.

Tante criticità in 250 metri.

Il progetto elaborato dall’ingegner Markus Hesse ha dovuto tener conto di diverse criticità, tutte concentrate nei 250 metri di lunghezza della via. Innanzitutto, la pista ciclabile: quasi indistinguibile dalla corsia per gli automezzi (che non di rado vi sconfinano), affollatissima nelle ore di punta, coi giovanissimi ciclisti che ad oggi si immettono in velocità sull’incrocio con via Petrarca. Fra i altri punti apprezzati dal comitato di quartiere del rione Wolkenstein, proficuamente partecipe in fase di presentazione del progetto, la necessità di dotare la via delle infrastrutture per la fibra ottica e di migliorare la visuale e l’accessibilità ai condomini nel tratto tra via Foscolo e la rotatoria (tratto compreso nel progetto) attraverso l’eliminazione dei blue park. Non ha destato particolare preoccupazione la soppressione della rotatoria, con l’installazione di un impianto semaforico intelligente a sensori, come quello in via Nazionale a Sinigo. Data l’esiguità del passaggio di veicoli in via Monte Tessa, il semaforo che da quest’ultima darà sull’incrocio rimarrebbe sempre rosso, facendo scattare il verde non appena ci fossero mezzi in attesa. In questo modo si eviterebbe l’accumulo di minuti di ritardo per la linea 6A della Sasa. Altro nodo, la necessità di un doppio semaforo per le due corsie su via Petrarca in direzione ovest: «Regolerebbe meglio la svolta a sinistra verso la parte bassa di via Leopardi – avevano spiegato a suo tempo i membri del comitato –, altrimenti potrebbe crearsi una situazione di rischio».

Le soluzioni proposte.

Lo studio di fattibilità si ispira ai criteri adottati per il rifacimento del tratto inferiore della via. Sarà realizzata una pista ciclabile larga 2,5 metri e con asfalto più chiaro, ben delimitata dalla corsia di marcia delle auto. Inoltre sono previsti ampi marciapiedi e, lungo un lato della strada, un filare di alberi. «Sarà il proseguimento del viale alberato già esistente in via Huber. Così sarà creato un nuovo collegamento verde fra i viali alberati del centro città e l’ippodromo», sottolinea l’assessora all’urbanistica Madeleine Rohrer. La carreggiata sarà larga 3,30 metri e potrà essere percorsa a senso unico, a eccezione del tratto di fronte alla caserma dei vigili del fuoco, che per i mezzi di soccorso rimarrà transitabile in entrambi i sensi. Il progetto prevede anche la risistemazione definitiva dell’incrocio con via Petrarca, con l’installazione di un impianto semaforico intelligente che regolerà il transito di tutti gli utenti della strada in base ai flussi di traffico, vista la scarsa efficacia delle rotatorie nella regolazione del traffico nei punti in cui si incrocino una direttrice importante come via Petrarca e una strada meno battuta, come appunto via Leopardi. Il semaforo che sarà installato dovrà essere in grado sia di gestire i flussi di traffico auto e bici, sia di sincronizzarsi con l’impianto presente a ponte Rezia. Si tratta in ogni caso anche di un provvedimento attuato nell’ambito del programma per la riduzione delle emissioni nocive di biossido di azoto. «Una simulazione già attuata nell’ambito delle rilevazioni necessarie alla redazione del nuovo Put ha dimostrato che un semaforo intelligente contribuirà a ridurre le code del 50-80% lungo via Petrarca», spiega Rohrer. «Nel corso dei lavori verranno posate anche nuove condutture per l’acqua potabile e le infrastrutture per la fibra ottica», aggiunge l’assessore all’innovazione Diego Zanella.













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