Istruzione

«Non caccio nessuno da scuola, ma servono più corsi di lingua»

L’assessore: «La scuola italiana deve fronteggiare la presenza massiccia di stranieri, quella tedesca le iscrizioni di “troppi” italiani. Ma nessuno di noi può permettersi di allontanare i bimbi che faticano con la seconda lingua»


Valeria Frangipane


BOLZANO. «Viviamo nella terra che fa dell'autonomia e della convivenza una bandiera assoluta e qui nessuno caccia da scuola nessuno. Io non caccio gli alunni stranieri - che nelle nostre scuole sono al 25% - e molti parlano veramente male l'italiano... e la scuola tedesca non può permettersi di allontanare gli studenti italiani che si arrangiano male col tedesco. Ognuno di noi deve fare la sua parte ed evidentemente dobbiamo tutti lavorare per potenziare i corsi di lingua». Marco Galateo (Fdi), neo assessore provinciale alla scuola italiana, non prende lezioni dall'assessora comunale, Johanna Ramoser (Svp). Che solo pochi giorni fa alla luce dei dati sulle iscrizioni alla scuola dell'infanzia a Bolzano per il 2024/2025, è tornata a dire che nelle scuole tedesche ci sono "troppi bambini italiani e stranieri" e a sollecitare soluzioni. In primo luogo colloqui con le famiglie e poi l'istituzione della commissione paritetica a cui demandare la decisione sull'opportunità di frequentare per un tal bimbo una data scuola.

Ma Galateo non ci sta.

«Innanzitutto non è l'assessora Ramoser che può dettare alla Provincia l'agenda su quel che si deve o non si deve fare. Comunque se arriverà una proposta la valuteremo perchè non sono contrario a prescindere. Certo è che userò tutti gli strumenti che sono in mio possesso per evitare che vengano allontanati bimbi dalla scuola tedesca come per esempio quello di non nominare i componenti italiani all'interno della famosa commissione paritetica. Il mio predecessore, Giuliano Vettorato (Lega) si è sempre opposto alla nomina dei rappresentanti italiani nella commissione ed io la penso allo stesso modo. Farò ostruzionismo perchè deve essere chiaro che prima di cacciare dei bimbi dobbiamo creare un'alternativa. Che in questo momento non c'è. Ed è per questo che ci servono nuovi fondi per nuovi corsi».

L'assessore dice che gli esempi ci sono ma sono di nicchia. «Prendiamo i percorsi plurilingui all'interno della scuola italiana... esistono, ma sono pochi. Si tratta di ottimi esempi, che hanno dimostrato di funzionare ma non possiamo solo dire a chi li ha messi in piedi "bravi", dobbiamo allargare il modello, estenderlo a tutte le scuole. Se noi vogliamo veramente che i bambini italiani imparino il tedesco dobbiamo offrire loro la possibilità concreta di impararlo. Questa settimana incontrerò in una prima riunione corale i dirigenti di tutti gli Istituti e darò loro indicazioni di indirizzo, tra cui anche questa. Occorre puntare sui percorsi plurilingui». Altra questione quella degli stranieri nelle scuole italiane (nelle tedesche sono sotto il 6%). «Non mi sogno di cacciare nessun alunno straniero dalle nostre scuole, anche perchè avere meno alunni vuol dire avere meno docenti ed una scuola italiana sempre più esangue. Ma certo devo darmi da fare per offrire loro più corsi di italiano. Solo così se ne esce. Nessuna barriera ma corsi di lingua efficaci. Per questo torno a dire che servono più fondi per il bilinguismo e più autonomia per la scuola italiana. Sempre per questo - chiude Galateo - nella prossima manovra di bilancio, chiederemo stanziamenti importanti perché vogliamo potenziare i corsi di lingue e farci carico della forte presenza di bambini stranieri nella nostra scuola».













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