la corte d’assise

Omicidio Perraro: ergastolo per Marco Manfrini

LE PRIME PAROLE DELL’UOMO: “Ricordo solo il sorriso di Eleonora”

LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA: “Chiediamo giustizia”



TRENTO. Ergastolo per Marco Manfrini. Così ha deciso la corte d’assise per l’uomo accusato di aver ucciso la moglie Eleorona Perrarto trovata cadavere nel settembre nel 2019 a Nago.

E aveva chiesto l'ergastolo per Marco Manfrini, il pubblico ministero Fabrizio De Angelis nel corso del processo in Corte d'assise a Trento.

Nella sua requisitoria, il pm ha chiesto alla corte il massimo della pena, non considerando alcuna attenuante in quanto l'uomo - ha detto - non ha mai mostrato alcun segno di pentimento.

In base a quanto emerso dall'autopsia, la donna è stata presa a morsi, picchiata e infine strangolata. Secondo l'accusa, Manfrini avrebbe fatto ubriacare la moglie per tentare poi un rapporto sessuale, e dal rifiuto della donna sarebbe scattata la violenza omicida. L'uomo nella precedente udienza aveva detto di non ricordare nulla di quanto avvenuto in quella notte, quando Eleonora Perraro fu assassinata, per poi essere ritrovata la mattina dopo priva di vita tra i tavoli del locale Sesto Grado di Nago Torbole. 

La morte di Eleonora Perraro era avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 settembre del 2019 a Nago Torbole, nel giardino del locale

Omicidio volontario con la duplice aggravante dell’avere ucciso la moglie e di averlo fatto in un momento in cui lei, per l’infortunio appena patito a una gamba, aveva una minore possibilità di difendersi, fosse anche solo fuggendo. Questi i capi d’accusa contro Manfrini.

Accuse che l’uomo, da subito, aveva rifiutato: “ricordo solo il sorriso di Eleonora” aveva ripetuto













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