L'INDAGINE

Operatori Caritas accusati di peculato

Chiesto il processo per due assistenti di “Casa Emmaus”. Avrebbero approfittato del conto bancomat di un loro assistito



BOLZANO. Due operatori della Caritas, per diverso tempo in servizio presso la struttura di cura e assistenza “Casa Emmaus” di via Pietralba a Laives, sono sotto procedimento penale a Bolzano.

La Procura della Repubblica ne ha chiesto il rinvio a giudizio a conclusione di una dettagliata inchiesta curata dalla Guardia di Finanza.

A provocare l’intervento della magistratura, dopo aver valutato attentamente i fatti, è stata la stessa Caritas (che dunque a livello di immagine è parte lesa) che ha ritenuto gravi i fatti accertati con un’indagine interna. Come noto la struttura “Casa Emmaus” è specializzata nell’assistenza di persone sieropositive e malate d’Aids.

Secondo il capo d’imputazione i fatti si sarebbero svolti tra giugno e settembre 2016. Quattro mesi nel corso dei quali - secondo l’accusa - i due operatori della Caritas finiti sotto inchiesta avrebbero effettuato diversi indebiti prelevamenti dal conto bancomat della persona assistita nella struttura e che di loro si fidava. 













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