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Piano sanitario, casa, salari: le richieste della Cgil alla giunta

La segretaria Masera: «Ci stupisce che partiti con idee divergenti, si preparino a governare assieme. Vigileremo sul rispetto dei diritti: non si accetteranno compromessi». In Alto Adige gli iscritti sono 41 mila (+2%)



BOLZANO. «Ci stupisce che partiti con idee finora divergenti, si preparino a formare la nuova giunta provinciale. Proprio per questo vigileremo sul rispetto dei diritti individuali e non accetteremo passi indietro». Così, ieri in occasione del bilancio sull'anno che si è appena concluso e le sfide per il 2024, la segretaria generale della Cgil altoatesina Cristina Masera e Josef Lazzari, rappresentante della segreteria. Anche il sindacato - oltre che le associazioni promotrici di tre manifestazioni di piazza - non nasconde una certa preoccupazione per la composizione della nuova giunta provinciale che sarà spostata a destra con l'ingresso di Fratelli d'Italia, Lega, Freiheitlichen. «Ci sono segnali da non sottovalutare - ha detto Masera - visto che a suo tempo, quando Comuni e Provincia esponevano le bandiere di Arcigay e Centaurus, persone che oggi si preparano ad entrare in giunta, criticavano la scelta».

Casa e costo della vita

Dagli aspetti politici a quelli più economici e sociali: «A livello locale è stato un anno difficile con salari inadeguati alla crescita del costo della vita. Per questo la Cgil, nell'anno che si è appena concluso, è stata impegnata in numerose mobilitazioni unitarie, come l'iniziativa di giugno in piazza Magnago e gli scioperi. È stato quindi un anno di proteste sia a livello nazionale che locale sui rinnovi contrattuali. La Cgil con i suoi sportelli sociali ha aiutato numerose persone a rischio povertà». Una situazione destinata ad aggravarsi, in una realtà come quella altoatesina caratterizzata sicuramente da un'alta qualità della vita ma anche da un costo della vita - a partire da quello della casa - troppo alto anche per le coppie dove lavorano entrambi. Per questo l'attenzione della Cgil è indirizzata in particolare al tema della casa che "depaupera i redditi dei cittadini, favorisce la fuga dei giovani e crea sempre più problemi all'economia che non trova lavoratori disposti a venire in Alto Adige".Il sindacato chiede inoltre l'elaborazione e l'approvazione in tempi rapidi del nuovo piano sanitario, scaduto nel 2020, come pure la piena attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che puntano sul decentramento dei servizi. La Cgil lancia infine una provocazione e uno stimolo per la nuova giunta: una legge contro le discriminazioni in attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Si chiede anche di dare attuazione al progetto "Aequitas" sulle politiche di genere al quale si è lavorato per un paio d'anni e che si è concluso con una serie di proposte. La giunta provinciale ne ha preso atto, ma senza prevedere tempi di attuazione certi. Josef Lazzari ha sottolineato l'importanza dell'impegno a favore della tutela dell'ambiente e del clima. Oltre alle sfide da affrontare, come emerso dalla relazione Ocse, relative alla mobilità sostenibile e all'impatto sull'ambiente dello sviluppo del turismo e delle politiche in materia di agricoltura.

Il tesseramento

La Cgil ha chiuso il 2023 con circa 41 mila iscritti, quindi con un 2% in più rispetto all'anno precedente e con un rapporto molto equilibrato fra donne (51%) e uomini (49%). Gli attivi sono il 65%, mentre i pensionati il restante 35%. I lavoratori stranieri sono al 22%, di cui 8% i comunitari.

I servizi

Il Caaf - in base ai dati forniti nella conferenza stampa di ieri - si conferma il primo centro di assistenza fiscale dell'Alto Adige per numero di 730, Isee, Durp e Vse. I modelli 730 elaborati sono stati 36.825 (+ 0,17%), mentre le dichiarazioni Isee sono state 16.218 e le dichiarazioni Durp 26.353.Le pratiche del Patronato Inca nel 2023 sono state oltre 50.200, quelle sulla genitorialità oltre 8.200, (circa 1.050 pratiche per l'assegno unico universale per i figli e circa 6.500 per l'assegno provinciale per i figli). Le pratiche per l'assegno di cura sono state 1.030 (+10% rispetto al 2022). Gli Uffici vertenze del sindacato osservano che i contenziosi dell'ultimo anno riguardano, come nel 2022, soprattutto gli over 50 principalmente per far valere i diritti economici. A.M.













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