sicurezza

Primo maggio, raffica di espulsioni e fogli di via in Alto Adige

I controlli disposti dal questore Sartori hanno interessato zone degradate, edifici abbandonati ed esercizi pubblici 



BOLZANO. In occasione della festività del primo maggio numerosi sono stati le manifestazioni e gli eventi pubblici che hanno avuto luogo nella nostra Provincia; oltre a ciò, ed in considerazione del previsto incremento dell’afflusso turistico sia in città che negli altri Comuni altoatesini, a partire da venerdì scorso e sino a ieri mattina sono stati resi operativi numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti con ordinanza dal questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori con la compartecipazione di tutte le forze di polizia. Ciò in sintonia con quanto indicato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e con quanto concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, anche – e soprattutto – nell’ottica di prevenire eventuali iniziative destabilizzanti in grado di mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini e di quanti hanno deciso di trascorre da noi alcuni giorni di vacanza.

Tutte le manifestazioni e gli eventi – informa la Questura – si sono svolti in un clima di tranquillità e senza alcuna turbativa all’ordine pubblico.

In tale contesto, inoltre, è stata effettuata una serie di attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità diffusa rientranti nel più ampio programma operativo di controllo del territorio, le quali hanno avuto lo scopo, oltre che di vigilare gli obiettivi sensibili e le infrastrutture maggiormente complesse presenti sul nostro territorio – quali ferrovie, strade, autostrade, stazioni ferroviarie e degli autobus, Istituzioni pubbliche, beni storici, artistici ed architettonici, edifici di culto e luoghi di aggregazione – anche quello di garantire la sicurezza dei trasporti e l’incolumità delle persone che hanno approfittato delle festività per trascorrere le vacanze visitando musei, ristoranti, teatri, locali pubblici e quant’altro.

Per quanto riguarda le specifiche attività operative di prevenzione generale e di repressione delle microcriminalità e del degrado urbano effettuate sul territorio del Capoluogo – le quali si sono concentrate prevalentemente nelle zone di Viale Druso, Via Alto Adige, Via dei Cappuccini, Via Perathoner, Via Garibaldi, Piazza Mazzini, Vicolo San Giovanni, della Stazione Ferroviaria e nelle vie limitrofe (grazie alla efficace azione di prevenzione messa in atto dalla Polfer), nonché nelle vie del centro storico – hanno visto l’impiego giornaliero di circa 40 donne ed uomini appartenenti alla Polizia di Stato – Questura, Polfer e Polizia Stradale –, alla Guardia di Finanza ed alla Polizia Locale di Bolzano, con il supporto del Reparto Prevenzione del Crimine della Polizia di Stato. Inoltre, sono stati effettuati interventi di prevenzione e monitoraggio delle presenze presso i Centri Commerciali “Centrum e “Twenty” nonché nelle zone attigue al Parcheggio Laurin, Lungo Talvera e Lungo Isarco, segnalati dalla cittadinanza quale luoghi di ritrovo di individui senza fissa dimora, talvolta presenti illegalmente sul nostro territorio nazionale, nonché utilizzati quali punto di riferimento per il compimento di attività illecite.

Analoghe attività sono state effettuate nei restanti Comuni della Provincia, con la collaborazione delle Polizie Locali competenti per territorio.

Un controllo minuzioso è stato effettuato all’interno di alcuni edifici abbandonati che si trovano nel capoluogo cittadino – in particolare in salita Sant’Osvaldo ed in via Flavon, già teatro di analoghe operazioni di polizia – segnalati dalla cittadinanza quale luoghi di ritrovo di soggetti senza fissa dimora, talvolta presenti illegalmente sul nostro territorio nazionale, nonché utilizzati quali punto di riferimento per il compimento di attività illecite. Questo genere di controlli ha lo scopo di tenere monitorate queste aree, al fine di evitare che si consolidino situazioni di criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nell’occasione, si è potuto riscontrare come tali edifici siano utilizzati quali rifugi occasionali.

Controlli specifici sono stati inoltre effettuati presso esercizi pubblici oggetto di segnalazioni e lamentele da parte di cittadini per problematiche di ordine e sicurezza pubblica, con identificazione delle persone presenti, al fine di prevenire e reprimere fenomeni delinquenziali e di garantire la tranquillità e la sicurezza delle persone.

L’attività di controllo nel dettaglio.

A conclusione di questa operazione si possono riassumere i seguenti dati, che si riferiscono nello specifico alle attività svolte nel capoluogo cittadino: 3 autobus di linea controllati, 9 esercizi pubblici controllati, ispezionati tutti i principali treni in partenza ed in arrivo presso la Stazione di Bolzano, effettuati 7 posti di controllo stradali, identificati 83 veicoli, 223 persone controllate.

Le misure assunte.

A seguito di tutte queste verifiche e degli accertamenti investigativi effettuati nei confronti dei 79 soggetti con precedenti penali o di polizia individuati nel corso dei controlli, il questore ha adottato i seguenti provvedimenti:

- 6 Fogli di Via Obbligatori a carico di altrettanti soggetti gravati da precedenti di vario genere, che si trovavano senza motivo ed in circostanze non giustificate nel territorio comunale del Capoluogo. A costoro è stato fatto divieto di tornare nel Comune di Bolzano per un periodo di 4 anni;

- 5 Misure di Prevenzione Personale previste dal Codice delle Leggi Antimafia (Avvisi Orali) nei confronti di pregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti;

- 4 Decreti di Espulsione / Ordini di Allontanamento dal Territorio Nazionale nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari presenti illegalmente in Italia, con contestuale intimazione a lasciare il nostro Territorio Nazionale entro 7 giorni;

- 5 Revoche del Permesso di Soggiorno nei confronti di persone che non avevano più i requisiti per rimanere sul nostro territorio nazionale, a causa della commissione di reati di vario genere, con intimazione ad uscire dal nostro Paese entro 15 giorni.


Il questore.

“In occasione della festività per del 1° Maggio, parallelamente ai numerosi servizi di ordine pubblico predisposti in occasione delle varie manifestazioni che si sono susseguite in città ed in varie parti della Provincia, sono stati effettuati specifici servizi interforze allo scopo di monitorare il territorio e prevenire episodi criminali ed atti eversivi – ha evidenziato il questore Paolo Sartori –. Tali attività operative sono risultate particolarmente efficaci per garantire tranquillità ai cittadini e sicurezza ai numerosi visitatori che hanno affollato le nostre località turistiche”.













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