l’omicidio di brunico

Processo Caciula, “Lorys nascose il segno del suo orologio sul collo della zia”

La giudice Scheidle ha depositato le motivazioni della condanna a 10 anni per omicidio volontario: “Strategia per occultare una prova importante”



BOLZANO. La giudice Carla Scheidle ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna, a 10 anni di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale, di Daniel Lorys Caciula, il giovane di 25 anni (li compie tra una settimana) che nel luglio 2018 uccise sua zia Nicoleta, rumena di 46 anni, nell'appartamento della donna a Brunico, stringendole con forza un braccio intorno al collo.

Caciula aveva ottenuto lo sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato. All'imputato non era stata riconosciuta la seminfermità mentale, stabilita invece da una perizia psichiatria.

La giudice ha spiegato al riguardo, nella sentenza, che "l'esame in realtà non risulta essere stato compromesso ma anzi ha permesso all'imputato di mettere in atto una strategia finalizzata ad occultare una prova importante, cioè il segno del suo orologio impresso sul collo della vittima" durante la mossa di Krav maga costata la vita alla zia.

Lorys Caciula "decise di annodarle intorno al collo un cavo elettrico per coprire e nascondere quel segno che potrebbe fare individuare ed identificare esso imputato quale autore del delitto di omicidio». 













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