A La Valle e Marebbe pronte le case per undici profughi 

Conclusi i lavori negli edifici, arrivi attesi in questi giorni Ma in valle manca ancora il sì allo Sprar di Badia e Corvara


di Ezio Danieli


LA VALLE E MAREBBE. Undici profughi sono attesi nei prossimi giorni a La Valle e a Marebbe, due dei Comuni della Val Badia che hanno aderito al progetto Sprar. A La Valle, nella casa messa a disposizione dalla parrocchia sono stati completati i lavori di ristrutturazione e la casa è pronta ad accogliere 5 profughi che dovrebbero arrivare fra la fine del mese e l’inizio di marzo. La gestione della casa sarà curata dalla Comunità della Val Pusteria, che si occuperà anche dei profughi destinati a Marebbe dopo che è stata messa a disposizione una casa a Longega.

L’Alta Badia comunque non trova un accordo sull’organizzazione dell’accoglienza dei 38 richiedenti asilo che le sono stati assegnati. La Valle aveva individuato un’ex pensione, ma sono sopravvenute difficoltà. Tutto annullato e si è pensato di ricorrere a quanto prevede il progetto Sprar. Ma anche qui non sono mancati i problemi: hanno aderito La Valle e Marebbe, poi San Martino. Contrari Badia e Corvara. A proposito dei consigli comunali schieratisi contro l’arrivo dei profughi, il decano don Willeit aveva dichiarato: “È prevalsa la paura, eccessiva. Siamo di fronte a un fenomeno mondiale: non è possibile che una valle come l’Alta Badia, conosciuta per l’elevata disponibilità di posti letto, continui a rifiutare un numero ridotto di profughi. La popolazione ladina è a favore dell’accoglienza. Mi auguro che i Comuni di Badia e Corvara rivedano la loro posizione”.

Badia ha ridetto no. Corvara ne ridiscuterà in consiglio. Pare però che manchi la maggioranza politica. Sia Badia che Corvara dicono di non avere una struttura per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Altri 6 richiedenti asilo sono attesi nel Comune di Marebbe dove è pronta una casa, la Sanvì nella frazione di Longega. Il Comune ha aderito da tempo al progetto Sprar. La casa individuata è disabitata da un paio d’anni, arredata e pronta per essere occupata. Sono stati fatti dei lavori e ora l’edificio è a disposizione. Bisognerà ora procedere con la firma del contratto ma pare che non vi saranno problemi per poter ospitare i richiedenti asilo. I profughi dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. È stato così accolto l’appello lanciato dal consiglio pastorale decanale: "L’accoglienza, anche dei richiedenti asilo, è un dovere morale per ogni cristiano".

Intanto, anche San Martino in Badia sta cercando una soluzione adeguata per l’accoglienza dei richiedenti asilo che verranno destinati al paese.

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