venerdì il consiglio comunale 

Badia ridiscute il «no» ai profughi 

Lo Sprar all’ordine del giorno dopo il “richiamo” di Kompatscher



BADIA. Il consiglio comunale di Badia tornerà ad occuparsi venerdì (convocazione alle 9) dell’accoglienza dei profughi. Il sindaco Giacomo Frenademetz ha fatto inserire per l’ennesima volta all’ordine del giorno l’adesione al progetto Sprar, dopo le parole del presidente Kompatscher che ha prospettato un taglio dei finanziamenti ai Comuni che non aderiscono al progetto Sprar.

Il consiglio di Badia aveva ribadito il no al progetto per i richiedenti asilo: 10 i consiglieri contrari, 8 a favore sollevando l’amarezza di Frenademetz. Un funzionario della Comunità della Pusteria, intervenuto in aula consiliare, aveva spiegato lo Sprar, ma spiegazioni e appelli non avevano convinto la maggioranza dei consiglieri. Fra i contrari anche la responsabile del volontariato in valle e il presidente del decanato dei giovani. "Sono amareggiato - aveva spiegato Frenademetz - e sono preoccupato, perché ora ci potrebbe venir assegnato un numero consistente di profughi che non sapremmo dove mettere”.

Il no di Badia potrebbe diventare un sì dopo il richiamo di Kompatscher, che aveva dichiarato che "la solidarietà fra i comuni in tema di accoglienza deve essere incentivata". Incentivi che prevedono anche meccanismi legati a finanziamenti: "Chi si rifiuta di accogliere richiedenti asilo o ha un atteggiamento troppo passivo - aveva detto il presidente - danneggia i Comuni più collaborativi, che devono farsi carico di un maggior numero di persone. Questo atteggiamento non può essere sostenuto dalla Provincia”. L’argomento tornerà in consiglio anche a Corvara, domani.(e.d.)













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