Brunico, l’integrazione è realtà 

I progetti della Consulta in una città dove sono rappresentate 68 nazionalità



BRUNICO. Promozione della convivenza in uno spirito di rispetto reciproco, indipendentemente dalle differenze di lingua, religione e provenienza: questi i principi ispiratori della Consulta per l’Immigrazione e l’Integrazione di Brunico enunciati dal presidente Leon Pergjoka nell’annuale relazione in consiglio comunale.

Istituita nel novembre del 2016 e attiva da gennaio dello stesso anno come organo consultivo del Comune, la Consulta è composta, oltre che dall’assessora competente Ursula Steinkasserer Goldwurm, da 11 membri in rappresentanza di diversi settori dall'economia alla formazione, dalla cultura al sociale. L’organismo, che si riunisce di regola una volta al mese, ha analizzato la situazione dell'integrazione e della migrazione a Brunico, dove sono ormai 68 le nazionalità presenti, dall’Afghanistan al Vietnam, e ha avviato incontri con varie associazioni in vista di iniziative comuni.

La sensibilizzazione della popolazione locale al fenomeno dell’immigrazione e di quella immigrata nei confronti della popolazione locale abbattendo le reciproche diffidenze è fra gli obiettivi principali dell’organo consultivo del comune. Dopo la partecipazione alla festa del centro storico la scorsa estate, nel corso della quale sono stati proposti cibi di diversi paesi accompagnati da musica e danza, la Consulta ha in programma per settembre una serie di manifestazioni. La prima è il progetto “Il nostro mondo – Unsere Welt” cui sono invitate a partecipare dal 15 al 29 settembre diverse associazioni, ma anche scuole ed altre istituzioni. I temi saranno quelli della cultura, dell’interculturalità e dell’integrazione. La scelta del periodo non è casuale. In settembre si tiene infatti a Brunico da 15 anni la “Preghiera interreligiosa” organizzata dalla Caritas e dall’associazione di mediatori culturali “Interkult”.

A due anni dalla sua costituzione, dopo una prima fase di analisi e di studio, la Consulta inizia dunque ad operare attivamente ed a coinvolgere la cittadinanza. D’altro canto a Brunico il processo d’integrazione dei migranti ha una lunga tradizione. Era stato l’allora sindaco Günther Adang ad impegnarsi in prima persona agli inizi degli anni ’90 in concomitanza con l’arrivo di immigrati albanesi. Da allora il lavoro è continuato coinvolgendo, oltre ai settori economici ed ai servizi sociali, anche le scuole. Come ha sottolineato l’assessora Steinkasserer, non esiste una formula magica, anzi: l'integrazione va vista come un processo in continuo divenire. Dopo aver risposto alle domande dei consiglieri il presidente Pergjoka, ventottenne di origine kosovara che vive ormai da due decenni in Val Pusteria dove insegna ed opera come mediatore culturale, ha fatto appello ad associazioni ed istituzioni a prendere contatto con la Consulta per avviare iniziative comuni. Il nuovo indirizzo di posta elettronica composto dalle iniziali dell’organismo nelle due lingue é: cim.bim.brun@gmail.com. (m.p.)















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