Brunico, militari per i controlli sulle misure anti coronavirus 

Il giro di vite. Reparti dell’esercito per affiancare carabinieri e polizia locale nelle verifiche sul rispetto delle ordinanze Il sindaco Griessmair: «Attivati vari servizi, dalla consegna a domicilio di cibo e medicine all’aiuto nei compiti scolastici»


Fausto Da Deppo


Brunico. Anche a Brunico arrivano gli uomini e le donne dell’esercito per affiancare le forze dell’ordine e la polizia locale nell’opera di controllo e verifica del rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del contagio da coronavirus. Una comunicazione all’amministrazione del capoluogo pusterese ha ufficializzato da ieri il rafforzamento dei provvedimenti sul territorio. “Presumo che i militari arrivino dalle caserme della zona – dice il sindaco Roland Griessmair - e potranno aiutare nel coprire le aree da controllare. Con i carabinieri, i militari dell’esercito si concentreranno nei controlli lungo strade e piazze più centrali, mentre la nostra polizia locale potrà ampliare il raggio dei pattugliamenti verso le zone periferiche”.

Come vive Brunico l’emergenza coronavirus?

“In questi giorni – continua Griessmair – la situazione in città è tranquilla. La gente ha capito di dover restare a casa, ma sappiamo di non poter abbassare la guardia e di dover continuare a mantenere alte la frequenza e l’intensità delle comunicazioni sui comportamenti da adottare in questo periodo di emergenza. Le misure si sono irrigidite di giorno in giorno, ma stare a casa può essere difficile, specie se si è soli o se si vive in spazi piccoli. Noi come Comune cerchiamo di aggiornare sempre le comunicazioni con nuove iniziative e nuovi messaggi”.

Il canale di comunicazione è internet?

“Sì, attraverso il sito del Comune abbiamo presentato delle iniziative e ne presenteremo di ulteriori. Con la Consulta anziani abbiamo pensato alla possibilità, per chi lo vuole da casa, di telefonare a un numero e trovare qualcun con cui fare una chiacchierata. Potrà essere disponibile anche una consulenza per migliorare le competenze nell’uso a casa delle opportunità garantite dall’informatica, come le videoconferenze. In genere, chi ha un’idea e si offre in modo volontaristico, senza fini commerciali, può contattarci e potremo svilupparla, quell’idea, creando una proposta ai cittadini. E qualcuno ha già chiamato”.

Alcuni servizi sono già partiti.

“Certo. C’è la consegna a domicilio di generi alimentari e medicine con la collaborazione della casa Leo sull’Anello nord, dei vigili del fuoco e delle farmacie. Poi abbiamo attivato un aiuto alle famiglie di immigrati per la gestione delle lezioni digitali, i compiti a casa inviati dalle scuole, ed è stato intensificato il telelavoro, ad esempio per i collaboratori del Comune. Nel frattempo, è stata raddoppiata la potenza della rete internet a disposizione dei circa 5.000 utenti dell’Azienda Pubbliservizi”.

Qual è la risposta della città?

“Direi buona, ottima se consideriamo la disponibilità e la solidarietà. Ho parlato delle farmacie, dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine, ma anche negozi e banche, associazioni hanno dato segni di vicinanza alla gente e di sensibilità rispetto all’emergenza. Credo di poter dire che in quest’emergenza si rivelano comportamenti e segnali di solidarietà che sono straordinari, che non erano richiesti e non si vedevano in una situazione normale. Nella drammatica realtà che stiamo vivendo, la comunità sta reagendo mostrando vitalità e grandi valori ”.













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