Brunico, scontro al Tennis club Un dirigente messo alla porta 

La polemica. Il direttivo dell’Atc ha restituito la quota 2020 versata da Roland Sandrin, vice presidente nazionale Il direttivo: «Comportamenti irrispettosi nei confronti del nostro maestro nonché socio Andrea Spizzica e di altri soci»


Jimmy Milanese


Brunico. C’è aria di scontro all’Amateur Tennis Club Brunico, dopo che i cinque membri del consiglio direttivo hanno detto no all’unanimità all’iscrizione di Roland Sandrin per l’anno 2020. In realtà, non un rifiuto, ma la restituzione della quota versata da Sandrin. Il fatto fa discutere in paese, anche perché Sandrin è il vice presidente della Federazione italiana Tennis. L’esclusione è spiegata in una lettera del direttivo “alla luce dei comportamenti... irrispettosi da lei tenuti la scorsa estate… durante lo svolgimento di un torneo nei confronti del nostro maestro nonché socio Andrea Spizzica e di altri soci”. Spizzica, ex tennista Atp, oggi maestro all’Atc Brunico, ha tra l’altro scoperto il talento altoatesino Jannik Sinner, che ha lanciato nel gotha del tennis.

Lo scontro in estate. Insomma, uno scontro ai vertici del tennis nazionale, scontro iniziato la scorsa estate. “La Guardia di finanza – spiega Sandrin - aveva effettuato delle verifiche relative alle attività di Spizzica come maestro di tennis e Spizzica in quell’occasione, di fronte ai soci, mi aveva accusato di essere stato il mandante della perquisizione. A quel punto ho reagito negando con parole sicuramente sopra le righe, ma non in modo tale da prevedere, statuto alla mano, una mia esclusione”.

Dalla lettera che l’avvocato di Sandrin ha inviato all’Atc di Brunico per contestare l’esclusione dal club del suo assistito, si respira un clima di tensione all’interno del circolo. E la replica a Spizzica chiama in causa la sua elezione a consigliere del circolo: il maestro, si legge nella lettera, “non risulta nell’elenco dei soci paganti, con conseguente preclusione per il medesimo nell’assunzione di cariche sociali, come sancito dall’articolo 9 dello Statuto”. Ancora, rivolgendosi al club, Sandrin contesta il fatto che, nella recente elezione, tra i membri del Collegio dei probiviri (incaricato in materia disciplinare) sia stata scelta una persona “figlia di un membro del direttivo, quindi in possibile conflitto d’interesse”. L’elezione, afferma Sandrin, “non sarebbe stata condotta dal consiglio direttivo seguendo le disposizioni che prevedono la preventiva pubblicazione della convocazione dell’assemblea”.

La tensione nel club. “Lo scontro con Sandrin è stato inopportuno nella tempistica e troppo forte nei modi”, dice a sua volta Spizzica, che aggiunge: “Prima dello scontro estivo, Sandrin era stato visto fare delle foto agli atleti durante uno stage e per questo, dopo un confronto acceso anche via whatsapp, avevo deciso di scrivere al consiglio federale, in quanto ritenevo che quello di Sandrin non fosse un comportamento corretto, soprattutto considerando la sua carica”. Insomma, dissapori che si sono sommati, anche in relazione al citato arrivo della Guardia di finanza. La verifica, chiusa a dicembre 2019, non aveva evidenziato irregolarità, ricorda Spizzica, ma aveva provocato uno stato di agitazione e di tensione.

Interviene la presidente. Sulla vicenda prende posizione Elke Wieland Ladurner, dal 2019 presidentessa del Tennis Club di Brunico: “Non è la prima volta che rifiutiamo l’iscrizione a Sandrin con il quale non ho nulla di personale – spiega la presidentessa – ma da anni lui non è socio attivo e qualche settimana fa ci ha chiesto di attivare la sua iscrizione, nonostante gestisca una struttura a tre chilometri di distanza. Ho cercato di parlargli e dissuaderlo, in quanto sono a conoscenza dei dissapori che ci sono tra lui e il nostro maestro, che in passato aveva collaborato con il club ora gestito da Sandrin”. La presidentessa ricorda un controllo della Federazione Italiana Tennis, due giorni dopo che a Sandrin era stato chiesto perché avesse fatto delle fotografie nel corso di uno stage: “Un funzionario Fit – dice Wieland Ladurner - è arrivato e ci ha multati, dicendo anche che da una serie di foto in suo possesso pochi giorni prima avevamo ospitato un club amico senza averlo comunicato alla federazione”. Foto che, secondo Elke, potrebbero anche essere quelle effettuate da Sandrin, il quale nega. “Io devo tutelare il club – conclude Wieland Ladurner – e, dal momento che c’era stato quello scontro verbale, ho portato il caso al direttivo, che all’unanimità si è espresso come sappiamo”.















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