Colpito dal tronco, muore a 51 anni 

La tragedia a Marebbe. Un boscaiolo bosniaco, Goran Mirjanic, è stato travolto ieri dall’albero che stava tagliando con tre compagni di lavoro  È deceduto sul colpo: non hanno potuto salvarlo i sanitari dell’elicottero d’emergenza Pelikan 3 accorsi con i vigili del fuoco e i carabinieri


Ezio Danieli


San vigilio di marebbe. Un terribile infortunio sul lavoro ha segnato in modo tragico la mattinata di ieri a Manteva, frazione di Marebbe. È morto Goran Mirjanic, un boscaiolo originario della Bosnia, residente a Villabassa, travolto da un pezzo del tronco di un albero mentre, con tre connazionali, stava eseguendo dei lavori forestali su un pendio. Avrebbe compiuto 51 anni domani.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 9.30 e purtroppo si sono rivelatati inutili i rapidi soccorsi scattati sulla scia dell’immediato allarme lanciato dagli altri lavoratori presenti sul posto nei boschi di Manteva. Sono accorso i vigili del fuoco, gli uomini del soccorso alpino di San Vigilio di Marebbe e l’elicottero d’emergenza Pelikan 3, decollato su segnalazione e richiesta da parte dei sanitari della Croce bianca.

Immediati ma inutili, i soccorsi, perché purtroppo il cinquantunenne è deceduto negli istanti successivi al tremendo impatto con il tronco, un impatto che gli ha procurato gravissime lesioni riportate in varie parti del corpo.

La tragedia si è verificata in una località impervia nel bosco che sovrasta la località di Manteva, una piccola frazione del comune Marebbe, poco distante dal centro abitato di San Vigilio. L’operaio bosniaco stava effettuando lavori di taglio degli alberi e di pulizia del bosco per conto di una ditta austriaca e aveva appena finito di tagliare un abete quando è successo l’imprevisto.

Il pezzo di tronco, spezzatosi in seguito alle operazioni di taglio condotte dall’equipe di boscaioli, è piombato addosso all’uomo, che non ha avuto il tempo e l’opportunità di schivarlo e scostarsi. Forse non si è nemmeno accorto di quel che accadeva ed è stato colpito in pieno e travolto.

I primi a soccorrere Goran Mirjanic sono stati coloro che lavoravano assieme a lui e che, resisi conto della gravità dell’incidente, hanno immediatamente dato l’allarme invocando l’intervento d’emergenza di vigili del fuoco, soccorso alpino e Croce bianca. Da San Martino in Badia è partita una prima squadra di vigili del fuoco, seguita da quella di San Vigilio. È stato sollecitato l’intervento anche del soccorso alpino che si è mosso con uomini e attrezzature da entrambe le località badiote. Una cinquantina di persone si sono trovate così a Mantena per cercare di aiutare in qualche modo il boscaiolo.

Non è stato facile raggiungere la località dell’infortunio, come detto in una zona impervia, e capire cos’era accaduto al cinquantunenne. Una volta arrivati in quota, i soccorritori (ai quali si era aggiunto nel frattempo l’equipaggio del Pelikan 3 decollato da Lasa in Venosta) non hanno potuto far altro che accertare la morte del bosniaco in seguito alle gravissime lesioni riportate in varie parti del corpo. È toccato ai membri del soccorso alpino recuperare il cadavere, che è stato portato a valle e pietosamente ricomposto nella cappella del cimitero di San Vigilio di Marebbe. Anche i carabinieri sono intervenuti sul luogo della disgrazia e, dopo aver raccolto testimonianze fra i compagni di lavoro del boscaiolo, hanno completato gli accertamenti inviando il rapporto alla magistratura.

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