Corvara, Kompatscher fa pressing per i migranti

Il presidente ha incontrato la giunta dopo il no del Comune al programma Sprar Il sindaco Rottonara: «Non ci sono alloggi ma ne riparleremo in Consiglio»


di Ezio Danieli


CORVARA. Un piccolo, ma significativo segnale. Il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, salito lunedì a Corvara è riuscito a "strappare" l’impegno di sindaco e assessori di discutere il problema dei richiedenti asilo in giunta comunale. Anche se il sindaco Robert Rottonara ha ripetuto che non c’è un solo alloggio disponibile in paese e l’argomento è stato già affrontato più volte in consiglio e in giunta senza raggiungere la necessaria maggioranza.

Come noto il Comune di Corvara - assieme a Badia - ha detto no al progetto Sprar per l’accoglienza dei profughi. Kompatscher ha a sua volta sottolineato che “l’accoglienza non è solo un compito istituzionale: si tratta di aiutare persone che sono fuggite da situazioni di emergenza e di violenza. Questo aiuto deve anzitutto crescere attraverso l’atteggiamento della società civile, che non può sottrarsi alle proprie responsabilità Bisogna non chiudere gli occhi. Ribadiamo l’impegno della giunta provinciale nella collaborazione con il Commissariato del governo e le associazioni sul territorio”.

Insomma, la giunta di Corvara ne riparlerà e poi, con l’aiuto di un funzionario della Comunità di valle che illustrerà gli obiettivi del progetto Sprar, porterà il problema in consiglio comunale.

L’incontro pubblico di Kompatscher l’altra sera è stato preceduto da un colloquio del presidente con l’amministrazione comunale nel corso del quale sono stati presentati i finanziamenti destinati alle varie opere pubbliche in programma a Corvara.

Dopo questo incontro c’è stato quello con i cittadini, accorsi numerosi. Sono intervenuti in tanti per sollevare problemi e chiedere spiegazioni al presidente. Fra gli argomenti sollevati, grande attenzione alla mobilità. È stato fatto presente il ritardo nella soluzione dei problemi che riguardano passo Gardena, spesso chiuso a causa di frane e di pericolo valanghe, e poi il ritardo accumulato nei lavori per l’ingresso in val Badia a San Lorenzo di Sebato, la necessità di regolare meglio i provvedimenti estivi per limitare il traffico sui passi dolomitici. Kompatscher ha risposto ricordando che, per l’accesso alla Badia, i lavori sono stati appaltati di recente con il ritardo dovuto ad altri interventi (la galleria a Campodazzo) urgenti.

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