l’indagine

Crollo del palaghiaccio a Vipiteno, i periti: difetti progettuali

Il tetto cedette il 10 febbraio dopo le forti nevicate, ma la neve fu solo l’evento scatenante



BOLZANO. Prosegue l'indagine della Procura  di Bolzano sul crollo del tetto del palaghiaccio di Vipiteno, avvenuto la mattina dello scorso 10 febbraio.

Il crollo causò ingentissimi danni alla struttura, rendendola inagibile, ma per fortuna non comportò conseguenze per le persone, poiché il palazzetto era chiuso al pubblico.

Nei giorni scorsi i due periti del giudice, Oreste Brusi e Nicola Tondoni dell’Università di Trento, hanno depositato le loro conclusioni, in incidente probatorio, in merito alle cause del crollo, avvenuto in seguito ad un'abbondante nevicata di quei giorni.

Il tetto infatti crollò sotto il peso della neve che vi si era depositata, ma questo fu solo l'evento scatenante. La vera causa del crollo - secondo i periti - è legata a difetti progettuali delle capriate, con ancoraggi non adeguati.

Ora l'indagine, per il reato di crollo colposo, prosegue. Al momento sono iscritte sul registro degli indagati 7 persone, tra cui costruttori, tecnici e collaudatori del palaghiaccio, ancora sotto sequestro. Il Comune di Vipiteno è invece parte lesa. 













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