alta badia - dal 14 gennaio 

Cucina, territorio, etica del cibo: torna l’iniziativa Care’s 

ALTA BADIA. Dopo il successo delle due precedenti edizioni, “Care’s” torna dal 14 al 17 gennaio e allarga il raggio d’azione con la presenza di chef internazionali (39 da 14 nazioni e 4 continenti),...



ALTA BADIA. Dopo il successo delle due precedenti edizioni, “Care’s” torna dal 14 al 17 gennaio e allarga il raggio d’azione con la presenza di chef internazionali (39 da 14 nazioni e 4 continenti), professionisti della ristorazione, giornalisti e imprenditori, sensibili al tema etico. Quattro giorni di appuntamenti nei quali il confronto su sostenibilità, cura del territorio, tutela dell’ambiente sarà ancora una volta un’opportunità di formazione.

Gli hotel di San Cassiano, La Villa e Corvara saranno la sede dell’evento. Come quartier generale c’è l’hotel Rosa Alpina, il cui ristorante St. Hubertus, guidato da Norbert Niederkofler, è stato appena insignito del premio "Ristorante sostenibile dell’anno" da “Le Guide dell’Espresso 2018”. Non mancheranno luoghi in quota, come il Piz Boé Alpine Lounge e per la prima volta il Rifugio Luigi Gorza di Porta Vescovo, dove gli ospiti parteciperanno a gala dinner, pranzi in alta quota, gite, masterclass di cucina (per questa edizione aperte al pubblico) e ai Care’s Talks sponsorizzati da Vodafone.

Se nelle scorse edizioni le realtà più piccole come i ristoranti erano state le protagoniste dei convegni, questa edizione di Care’s sposta il focus su larga scala, con l’obiettivo di mostrare come e perché anche le aziende multinazionali sono impegnate in progetti etici e sostenibili.

A questo proposito martedì 16 gennaio, nell’ambito della giornata dedicata ai Care’s Talks powered by Vodafone, grazie al nuovo format delle Partner Testimony verrà dato spazio ad alcune delle aziende sponsor per raccontare il loro contributo, la mission etica e il motivo del supporto all’iniziativa Care’s.

Accanto al piccolo agricoltore altoatesino Harald Gasser, ci sarà il “grande” Oscar Farinetti con il suo progetto Fico (Fabbrica italiana Contadino), il più grande parco agroalimentare del mondo con 100.000 metri quadrati di biodiversità italiana - e Christian Fischer, direttore del corso di laurea in scienze agrarie e agroambientali della Libera Università di Bolzano.(e.d.)















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