Focolaio Covid a S.Martino: 43 positivi in casa di riposo 

L’emergenza sanitaria. Contagi fra gli anziani ospiti della struttura e il personale che li assiste Dopo i recenti tamponi tutti negativi, l’improvvisa impennata di casi: nessun paziente è grave 


Ezio Danieli


San martino in badia. Un focolaio di contagi da Covid 19 ha messo in allarme la residenza per anziani “Ojöp Frëinademetz” a San Martino in Badia, dove sono assistiti ospiti di tutta la Val Badia. Risultano infetti 43 fra anziani e personale. Le loro condizioni sono buone, secondo l’aggiornamento fornito dalla direzione, e i soggetti positivi, opportunamente isolati, vengono seguiti dal dottor Eduard Agreiter, medico della struttura.

Il focolaio sembra si sia sviluppato negli ultimi giorni, visto che i più recenti tamponi di controllo, effettuati venerdì scorso, non avevano fatto registrare alcuna positività né fra gli ospiti, né fra il personale (un centinaio di persone fra infermieri ed assistenti).

"Non sappiamo proprio cosa possa essere accaduto - afferma il presidente della casa di riposo Giovanni Mischi - fatto sta che il virus ha colpito pure la nostra casa, che nella primavera scorsa era stata risparmiata dalla pandemia. Venerdì scorso avevamo fatto a tutti i tamponi e nessuno era risultato positivo, né fra gli ospiti, né fra il personale. Poi, nel giro di pochi giorni, è emersa la positività di oltre 40 persone. Alcune di loro manifestano i tipici malesseri da Covid 19, ma nessuno, fortunatamente, è grave. Speriamo di riuscire ad uscire da questa situazione, una situazione che purtroppo ha interessato molte case di riposo in provincia e fuori provincia”.

Il dottor Agreiter segue con competenza e professionalità ogni caso e completerà nei prossimi giorni le vaccinazioni iniziate due settimane fa per circa due terzi degli ospiti e oltre la metà del personale.

La casa per anziani di San Martino in Badia è un’azienda pubblica che offre diversi tipi di assistenza alle persone anziane senza scopo di lucro: ricovero temporaneo, assistenza diurna, ricovero a lungo termine, ha reparto per persone affette da demenza e prevede l’accompagnamento abitativo per anziani. La Casa opera con 90 posti letto e dispone di 5 appartamenti per anziani che sono ancora autonomi. La fondazione di questa istituzione a scopo caritatevole risale all’anno 1898. In occasione del 50° anniversario di governo dell’imperatore Francesco Giuseppe I furono donate le prime somme in denaro da parte dei comuni e dei privati per realizzare una struttura al servizio dei più bisognosi. Questa finalità sociale è stata mantenuta nel tempo. L’intitolazione a Ojöp Frëinademetz ricotrda e onora il primo santo ladino.

Sempre per quanto riguardoi l’allarme Covid manifestatosi nelle case di riposo, in primavera era la stata la struttura di Ortisei, la San Durich, ad ufficializzare alcuni casi che, al proprio interno, avevano riguardato tanto il personale e gli operatori, quanto gli anziani ospiti. Altri casi, in aprile, erano stati registrati a Brunico all’interno del Centro residenziale di cura media Pusteria. I casi erano saliti in poco tempo, senza per fortuna rivelare situazioni gravi. Il direttore del Centro Werner Müller aveva descritto “una situazione impegnativa ma sotto controllo, con un grande lavoro richiesto a tutti gli addetti”.

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