Frane in Val Badia, nel 2020 strada chiusa tre volte 

Badia. Dopo ogni piovasco più forte del previsto la strada della Val Badia viene chiusa. Troppe le frane o gli smottamenti che si verificano lungo l'arteria. La popolazione, oramai da tempo, chiede...



Badia. Dopo ogni piovasco più forte del previsto la strada della Val Badia viene chiusa. Troppe le frane o gli smottamenti che si verificano lungo l'arteria. La popolazione, oramai da tempo, chiede interventi definitivi.

Tre volte la statale è stata chiusa nell'ultimo anno. L'ultimo in ordine di tempo quello dell'eccezionale nevicata di inizio dicembre. Il punto più problematico è tra la prima e la seconda galleria sulla strada della Val Badia, nel punto in cui si trova una piccola galleria di protezione. Un intervento importante è previsto la prossima primavera. Ora bisogna aspettare un rapporto del servizio stradale e del servizio geologico con nuove verifiche su dove si trovano i punti critici in quel tratto di strada. Alcuni sono conosciuti molto bene. Altri diventano problematici solo in presenza di gravi eventi atmosferici. Spesso si tratta solo di piccoli problemi, ma basta un piccolo smottamento e la strada deve chiudere. Quindi bisogna sapere dove sono tutti questi “micro problemi”.

Un progetto c'è già. Bisogna attendere ancora ulteriori verifiche e poi si passerà alla fase dell'appalto con l'aggiudicazione dei lavori. I primi interventi sono già stati effettuati l'anno scorso. La protezione sarà poi completata in primavera. Saranno installate reti, il pendio sarà fissato con tasselli e la parete sarà sollevata per fornire protezione lungo la strada.

Versante nord-est.

Un'altra zona problematica sulla strada della Val Badia è il versante nord-est subito dopo la fine dell'ultima galleria e dopo la curva a gomito poco prima dell'abitato di Longega, frazione di Marebbe. Il punto più rischioso viene continuamente monitorato per vedere se l'intervento deve essere fatto velocemente. C'è già un'idea per un progetto. Questo è già il secondo anno che si notano i segnali del riscaldamento globale negli eventi meteorologici: cadono masse di neve che si trasformano in acqua ed è proprio l'acqua il vero problema: penetra i pendii, li fa scivolare e provoca smottamenti. Tutta la Badia, ed anche la Gardena, presenta terreni geologicamente molto difficili e molto scivolosi. Per il tratto che precede Longega l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider ha detto che «si sta valutando anche la possibilità di allungare la galleria di qualche metro. Questa sarebbe la soluzione migliore anche se decisamente più costosa. Vedremo il da farsi non appena la situazione sarà stata esaminata da parte dei tecnici e dai geologi che stanno già lavorando per cercare una soluzione adeguata che possa garantire la sicurezza a chi transita sulla statale».

Passo Gardena.

Altro nodo da sciogliere è quello di passo Gardena che dopo ogni nevicata deve chiudere. Il problema principale è la presenza in zona delle fonti idriche di Selva che rendono impraticabile lo spostamento della statale, nel tratto in rettilineo che precede i tornanti prima del passo. Sarebbe proprio questa la soluzione migliore dopo che era stata bocciata la vecchia proposta di realizzare delle barriere contro la caduta di valanghe. Per ora non c'è un parere definitivo per cui si continua a discutere ed il passo resta sotto l'incubo di ulteriori chiusure che rendono, di fatto, la val Badia a rischio di parziale isolamento. E.D.













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