Franz era in un anfratto della cascata 

L’aspirante guida alpina aveva cercato di trovare riparo dalla valanga. Commovente l’addio dei genitori a Selva


di Ezio Danieli


SELVA GARDENA. L'hanno trovato, morto, ieri mattina verso le 10. L'iceclimber germanico Franz Xaver Mayr (22 anni) travolto mercoledì pomeriggio da una slavina caduta in Vallunga a Selva Gardena, era in cima alla cascata di ghiaccio "Mission impossible" che aveva appena scalato. Il suo corpo è stato individuato in una cavità della stessa cascata. Era sepolto da quasi tre metri di neve. Forse aveva cercato rifugio dalla slavina abbattutasi in Vallunga. Lo hanno recuperato gli uomini del soccorso alpino portati in zona con l'elicottero di Aiut Alpin Dolomites.

Il corpo privo di vita dell’aspirante guida alpina germanica è stato portato a Selva nella camera mortuaria dove ad attenderlo c'erano i genitori, arrivati dal Baden Wurttemberg per il riconoscimento della salma. Mamma e papà hanno raggiunto in fretta la val Gardena pur sapendo che solo un miracolo avrebbe potuto restituire loro il figlio Franz Xaver, grande appassionato di scalate sia in parete che su ghiaccio. L' ultimo abbraccio fra i genitori e la guida alpina deceduta è stato commovente. Le lacrime si sono sprecate, in particolare da parte della mamma. Il padre, superato un primo momento di commozione, ha avuto parole di elogio e di ringraziamento per il lavoro svolto dai soccorritori che hanno rischiato più del dovuto per trovare il corpo della giovane vittima.

Franz Xaver è morto sotto una valanga di proporzioni davvero imponenti. Il fronte della slavina era molto vasto, dai 150 ai 200 metri, La lunghezza di circa 600 metri. La massa nevosa era alta cinque metri ed era composta da alberi e materiale caduto. Si è operato in condizioni molto difficili. Con l'aiuto di potenti fotocellule, i soccorritori hanno scandagliato due parti della valanga che mercoledì non era stato possibile controllare con la dovuta cura. È il caso di ricordare che i due iceclimber germanici avevano già raggiunto la cima della cascata di ghiaccio e stavano scendendo a corda doppia dalla stessa. All'improvviso si era staccata un valanga enorme che aveva colpito la cascata di ghiaccio. L’amico di 29 anni ha sentito il rombo della neve che cadeva ed è riuscito a mantenersi in una situazione di riparo dove è stato poi soccorso con il verricello dal Pelikan 2 che aveva partecipato alla prima operazione di soccorso. Portato all'ospedale è stato giudicato guaribile in pochi giorni. Sospese giovedì sera, le ricerche sono proseguite ieri mattina. Otto persone del soccorso alpino sono state portate in quota con l'elicottero di Aiut Alpin Dolomites che l'altro giorno aveva individuato con speciali apparecchiature la presenza del corpo sotto la neve.

Nella parte alta della cascata di ghiaccio hanno localizzato Franz Xaver Mayr che si era rifugiato in una cavità della parete di ghiaccio che aveva appena scalato. A seguito della valanga la cavità si è però riempita di neve che non ha dato scampo al giovane iceclimber rimasto sepolto sotto tre metri.

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