Fulmine scatena il rogo, baita distrutta 

Sono intervenuti oltre cento pompieri: per recuperare l’acqua hanno dovuto realizzare due lunghe linee di rifornimento


di Ezio Danieli


VALLE AURINA. È stato probabilmente un fulmine che si è abbattuto sul tetto a causare l’incendio che nella serata di giovedì scorso ha distrutto la baita Schoenberg sopra Lutago, in valle Aurina. Per spegnere il rogo sono intervenuti oltre cento vigili del fuoco volontari della zona. Ma la massiccia presenza dei pompieri è servita a poco: la caratteristica costruzione in legno è stata letteralmente devastata dal furioso rogo causato, quasi certamente, da un fulmine abbattutosi durante il violento temporale scatenatosi nel maltempo che ha investito l’intero Alto Adige verso le 22 di giovedì.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Gli accertamenti vengono svolti dai carabinieri, che escludono responsabilità di terzi: il rogo quasi certamente è stato causato da un evento naturale, appunto un fulmine. Rapido, immediato è stato l’intervento dei pompieri, che, ricevuto l’allarme, sono arrivati pochi minuti dopo le 22.

I primi a giungere sul luogo dell’incendio sono stati gli uomini dei corpi dei vigili del fuoco di Rio Bianco, di Lutago, di San Giovanni e di Collepietra. Si è pensato inizialmente che l’incendio interessasse soltanto il bosco, ma poi s’è subito capito che le fiamme avevano colpito la baita, raggiungibile attraverso una strada forestale.

I pompieri, attrezzati con autorespiratori, hanno avuto qualche difficoltà per trovare e recuperare l’acqua necessaria a spegnere le fiamme. Sono stati costretti così ad approntare una condotta di oltre un chilometro per "pescare" la risorsa idrica indispensabile. Ma anche questa soluzione si è rivelata insufficiente, visto che il serbatoio cui era collegata la linea non poteva bastare per rifornire i pompieri impegnati di fronte alle fiamme.

Sono così intervenuti anche i pompieri di Brunico e di altre località che hanno approntato un’altra linea che è arrivata fino a Rio Bianco ad una riserva di acqua. Finalmente l’opera di spegnimento si è così potuta organizzare in modo decisamente concreto.

Ma a quel punto le fiamme avevano ormai avuto ragione della baita, che è stata completamente distrutta dal fuoco, favorito nel suo sviluppo dalle strutture lignee della Schoenberg.

Complessivamente hanno operato 115 vigili del fuoco con 17 mezzi: purtroppo il loro lavoro non è servito ad evitare danni ingentissimi alla baita, che è sempre stata molto frequentata vista la sua splendida posizione e per il fatto che era facilmente raggiungibile anche dalle mamme con le carrozzelle.

Ora bisognerà pensare ai lavori di restauro, comunque difficili perché le fiamme hanno distrutto o danneggiato gran parte della struttura provocando danni ingentissimi anche se non ancora quantificati. Un sopralluogo è stato fatto dai pompieri del gruppo permanente di Bolzano, mentre un’indagine è stata avviata anche dall’assicurazione.

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