Gardena, piste affollate anche a Pasqua 

Impianti al «top» con alcune note dolenti: la funivia Furnes-Seceda che ha 60 anni ma anche Mezdì, Sanon e Steger all’Alpe


di Daniela Mimmi


ORTISEI. La neve quest’anno non si è fatta attendere e dall’inizio della stagione sciistica fino a questi ultimi giorni, ha regalato ai tanti sciatori che hanno raggiunto la Val Gardena scenari da favola e piste perfette. Nessun problema agli impianti in questi giorni ma la stagione ormai agli sgoccioli ha anche evidenziato differenze enormi tra i diversi impianti della valle e dell’Alpe di Siusi. Non c’è bisogno di andare a contare le stelline di preferenze date dagli sciatori ai vari impianti: bastava guardare le file di centinaia di persone spesso infreddolite, stanche e impazienti. O la mancanza totale di file anche nei momenti di maggiore affollamento di sciatori. La maggior parte degli impianti della val Gardena ha avuto il massimo del punteggio: sono quasi tutti gli impianti nuovi, alcuni decisamente avveniristici come il nuovo Piz Seteur con sedili riscaldati che porta gli sciatori direttamente da Plan De Gralba al Passo Sella. Perfetti e senza file quasi tutti gli altri impianti, dagli ormai mitici Dantercepies, Ciampinoi o Col Raiser, fino al piccolo nuovo impianto di risalita nel centro di Ortisei. Però ci sono anche le note dolenti, i vecchi impianti mai rinnovati, tutti di proprietà di privati, che fanno scendere l’indice di gradimento dei turisti in val Gardena (tuttora al top nelle classifiche). In cima alla lista nera c’è la funivia Furnes-Seceda che ha quasi 60 anni e li dimostra tutti. Parte dove arrivano le più nuove cabinovie che salgono da Ortisei e che portano alla stazione intermedia molta più gente di quanta ne possa assorbire la funivia. Nei periodi di massimo affollamento, soprattutto nel periodo di Natale o Carnevale, l’attesa all’impianto dura da mezz’ora e un’ora. Spesso sono dovuti intervenire i carabinieri a riportare il sereno. In pratica Ortisei rimane isolata dal circuito del Sellaronda e da tutti i collegamenti della valle. Su Facebook gira una divertente fotografia ritoccata in cui, come novità per la prossima stagione sciistica 2018-19, alla stazione intermedia c’è la solita fila chilometrica, ma al piano di sopra c’è un McDonald’s. Forse servirà per ingannare il tempo? La vecchia funivia è comunque in buona compagnia. La seggiovia Fermeda, in cima al Seceda, ha anche lei ricevuto solo 2 stelle su 5: oltre a fare spesso la fila in partenza, lo sfortunato sciatore resta in balia del vento e del gelo per tutta la corsa. Anche quella seggiovia risale agli anni Sessanta e avrebbe bisogno di un sostanziale e sostanzioso restyling. Altro anello debole sono alcuni impianti dell’Alpe di Siusi, e soprattutto le vecchie e lente seggiovie a valle delle quali la fila è sempre certa e assicurata, e soprattutto quelli che si è costretti a prendere venendo dalla Val Gardena: Mezdì, Sanon, Steger e altre ancora. Ma pare che, per la prossima stagione, ci saranno delle novità e gli sciatori sperano di non essere più costretti a fare decine di minuti di file per poter sciare. Soprattutto in una zone sciistica, come quelle della val Gardena e dell’Alpe di Siusi, che tutti considerano (non a torto) all’avanguardia per quanto riguarda impianti, piste e innevamento.

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