i controlli

Green Pass, la prima violazione in una pasticceria in val Badia

Per i carabinieri il titolare e i dipendenti erano senza mascherina, zero controlli e niente disinfettante. Multa da 400 euro


di Massimiliano Bona e Ezio Danieli


BADIA. La prima sanzione da 400 euro in provincia per la violazione delle norme sul Green Pass è stata inflitta dai carabinieri di Brunico al titolare di una pasticceria in val Badia («Elvi» di Arturo Miribung, a San Leonardo) che era stato segnalato più volte dai turisti agli stessi militari dell’Arma per il mancato rispetto dell’ordinanza in vigore.

 A farsi avanti e a protestare in modo energico sono stati alcuni clienti italiani, infastiditi per una condotta irrispettosa delle norme anti Covid. Dopo una serie di segnalazioni ben precise i militari dell’Arma si sono recati alla pasticceria in questione (che ieri aveva staccato il telefono), lungo la strada Linert a San Leonardo, e hanno rilevato che «nessuno tra titolare e dipendenti indossava i dispositivi per la protezione delle vie aeree, obbligatori secondo l’ordinanza provinciale del 30 luglio».

Il personale ha glissato sui controlli legati al Green Pass ai clienti e «a ciò si aggiunge che all’ingresso non era presente il cartello che deve indicare la capienza massima in base alle metrature indicate nella stessa ordinanza provinciale. Nessuno portava guanti in lattice e non era presente nel locale alcun erogatore di gel disinfettante per le mani».

Quattro le violazioni constatate «oltre alla proposta al presidente della Provincia di sospendere l’attività in via precauzionale».

Eros Magnago, segretario generale della Provincia, spiega che per arrivare alla sospensione di 10 giorni dell’attività del locale in questione «servono tre violazioni». Il locale in questione sarà tenuto sotto stretta osservazione nei prossimi giorni.

La reazione del sindaco di Badia, Giacomo Frenademetz, è prima di tutto di grande sorpresa: «Non conosco né frequento quel locale per cui non posso dire niente sul comportamento del titolare e del personale». Poi aggiunge, peraltro, con rammarico: «Fin da quando è scoppiata la pandemia mi sono raccomandato, con tutti gli abitanti del mio Comune, di rispettare le regole e di attenersi alle disposizioni. Credevo di essere stato chiaro. Invece le mie raccomandazioni non sono state accolte da tutti. Se è vero ciò che è accaduto nel locale di San Leonardo, la mia condanna è netta. Senza se e senza ma. È un comportamento del tutto irresponsabile che non tiene in minimo conto della salute degli altri».

Per il settore turistico parla il presidente dell'associazione della Badia. «Spiace davvero a tutti - dice Oscar Alfreider - perché l'Alta Badia vuol conservare l'elevata qualità di sempre. Dispiace che un episodio del genere sia accaduto ma la mela marcia c'è ovunque. So per certo che il 99 per cento degli esercenti si comporta in modo adeguato rispettando le regole».

Anche Markus Valentini, presidente dell'Hgv locale, ha parole severe per quanto accaduto. «Un peccato, veramente. Lo si poteva evitare con un po' di rispetto in più per la salute di tutti. Mi auguro, sinceramente, che non vi siano ripercussioni sull'andamento stagionale»













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