Ha ospitato due turisti a marzo Denunciato un affittacamere  

Intervento dei carabinieri a Anterselva. Due padovani sono stati sanzionati per violazione delle norme anti-Covid Erano alloggiati in una struttura a Rasun e il proprietario, un 62enne del posto, non ne aveva comunicato la presenza



Rasun-anterselva. I militari della Stazione carabinieri di Anterselva hanno denunciato a piede libro un albergatore del luogo poiché nel mese di marzo, mentre era in vigore il divieto di ospitare persone da fuori provincia in relazione all’emergenza coronavirus, aveva accolto una coppia di turisti padovani senza comunicare nulla all’autorità di pubblica sicurezza.

I carabinieri di Anterselva, verso fine marzo, hanno notato due persone a passeggio per la valle. Fermati e identificati, i due si sono rivelati essere due turisti padovani, che non potevano essere lì in quanto vietato dalle norme in vigore per il contenimento della epidemia Covid-19. I divieti si riferivano ovviamente agli spostamenti non particolarmente motivati al di fuori del proprio Comune di residenza e in questo caso (disposizione tuttora valida) al di fuori della propria regione. I due erano stati sanzionati per la violazione delle norme in quanto ben lontani dal Comune di residenza.

Ma i carabinieri non si sono fermati lì e, raccolte le dichiarazioni dei due padovani, hanno approfondito la ricerca riguardo a dove fossero alloggiati. “Infatti – continua la nota dei carabinieri - anche dare alloggio a persone presenti per finalità diverse dal lavoro e/o altre ragioni consentite era vietato dalle disposizioni anti-Covid”.

I militari dell’Arma hanno quindi scoperto che i due veneti erano alloggiati in un affittacamere di Rasun gestito da un sessantaduenne del posto e hanno rintracciato il proprietario applicandogli la sanzione amministrativa di 288 euro prevista dalla legge provinciale 58 del 1988 per aver attivato l’esercizio al di fuori del periodo di apertura fissato nella licenza.

Hanno quindi verificato se avesse fatto le previste comunicazioni degli alloggiati, “scoprendo – si legge nel comunicato diffuso ieri dal Comando provinciale dell’Arma - che non aveva (probabilmente per non far scoprire che aveva ospiti nel periodo di chiusura) comunicato le presenze dei due padovani. È stato quindi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Bolzano per la violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”.

L’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza prevede che “i gestori di esercizi alberghieri, entro le ventiquattr’ore successive all’arrivo” comunichino “le generalità delle persone alloggiate” all’autorità di pubblica sicurezza. “Peraltro, da diversi anni – spiega nella nota il comando provinciale carabinieri Bolzano - le strutture ricettive possono trasmettere i dati telematicamente, grosso vantaggio in considerazione del fatto che un tempo dovevano compilare delle schedine di carta copiativa e portarle all’ufficio di pubblica sicurezza più vicino, che spesso, nelle località più periferiche, poteva essere solo la stazione carabinieri. Detto obbligo, qualora non rispettato, prevede una sanzione penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro”.

Quello dell’affittacamere in questione, sottolinea il Comando dei carabinieri, è stato “un comportamento poco corretto, specie nei confronti di tutti quegli albergatori costretti a stare chiusi, che lui ha danneggiato ulteriormente con la sua concorrenza sleale. Rimane ai carabinieri da verificare - conclude il comunicato - se e in che modo il 62enne pusterese sia stato pagato dai due turisti fuori sede e se quindi debba o meno essere segnalato anche alla Guardia di finanza per ulteriori approfondimenti fiscali”.













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