Marchio ombrello, sempre più Südtirol che «Alto Adige» 

Via al restyling dopo 15 anni, soddisfacenti i risultati Siamo «l’altra parte dell’Italia» («The other side of Italy»)


di Massimiliano Bona


BRUNICO/BOLZANO. Dopo 15 anni il marchio ombrello si è rifatto il trucco, ma il restyling è stato soft. Ha mantenuto le sue caratteristiche fondamentali come il panorama, che si presenta però in una forma semplificata. Tra le novità spiccano un nuovo carattere, un nuovo colore e regole più semplici per l’uso del marchio da parte dei partner. All’estero, per una scelta precisa fatta ancora ai tempi di Christoph Engl, continueremo ad essere più «Südtirol» che «Alto Adige». Quest’ultimo brand viene preferito per il solo mercato italiano. Altrove restiamo Südtirol, anche se in inglese si sottolinea che siamo «l’altra parte dell’Italia» («The other side of Italy»). Come stare, elegantemente, con il piede in due staffe.

Interessante la lettura che dà alla questione Martin Bertagnolli, responsabile Market & Brand Management di Idm. «Cerchiamo di comunicare che questo Alto Adige è un territorio molto speciale, che deve la sua specificità al fatto che è una terra con due (anzi tre) anime e che consente di provare un’esperienza unica, che non puoi avere né in Trentino e tantomeno in Tirolo».

Siamo «Südtirol» in Germania, Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Polonia e Francia, mentre siamo Alto Adige solo nel Bel Paese.

«Idm Alto Adige - prosegue Bertagnolli - ha una chiara aspirazione: diventare una delle aree più ambite d’Europa. La forza del marchio ombrello, la competenza degli operatori locali (gestori di strutture ricettive e fornitori di servizi per il tempo libero) e l’elevata qualità dei prodotti turistici sono presupposti essenziali per il raggiungimento di questi obiettivi».

Attualmente quasi il 90 per cento degli ospiti arriva dall’area germanofona e dall’Italia. «Attraverso l’apertura di nuovi mercati e grazie alle cooperazioni con diversi agenti ci emanciperemo da questa sorta di dipendenza. L’Alto Adige si rivolge a target di clienti che condividono i valori della nostra regione e hanno la possibilità e la voglia di fare acquisti contribuendo così a creare un sufficiente valore aggiunto».

È giusto chiedersi quali siano i principali obiettivi del marketing turistico per i prossimi anni. «Consolidare lo status del marchio Alto Adige-Südtirol nei 10 mercati di riferimento, mantenere alta l’attrattività e accrescerne la notorietà, aumentare il numero di ospiti al di fuori dei mercati italiano e tedesco e fare dell’Alto Adige una destinazione turistica priva di basse stagioni con nuove idee per la primavera e l’autunno».

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