Il caso

Muore in pochi giorni a soli 48 anni 

Benno Micheler si è sentito male mentre era a Berlino con la famiglia ed è stato ricoverato anche in rianimazione al San Maurizio. Faceva soccorso piste per la Bianca e formazione per il soccorso alpino. Aveva un maso a Versciaco, un appartamento a Bolzano e viveva a S.Andrea


Massimiliano Bona


BOLZANO. Sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte di Benno Micheler, il 48enne soccorritore della Croce Bianca e del Bergrettung di San Candido morto nel giro di pochi giorni dopo un viaggio con la famiglia dai parenti a Berlino, da dove è rientrato a seguito di alcuni improvvisi problemi di salute. Potrebbe essersi trattato di una polmonite fulminante (escluso il Covid) o di un’embolia, ma a riguardo è ancora prematuro trarre delle conclusioni.

Questo però a Versciaco, dove Benno aveva un maso e faceva soccorso piste nel comprensorio delle Tre Cime, ma anche a Sant’Andrea in val d’Isarco (dove viveva) e a Bolzano (dove aveva una casa e il padre aveva insegnato per anni), è il momento del dolore.

Gli amici e i colleghi sono increduli e faticano a capacitarsi di quanto è accaduto nel giro di poco meno di una settimana, compreso il ricovero in terapia intensiva a Bolzano.

«Benno era una persona speciale - ricorda il direttore della Croce Bianca Ivo Bonamico - e soprattutto molto attiva. Seguiva con passione un maso a Versciaco ma lavorava per noi al soccorso piste, in parte come dipendente e in parte come volontario, nel comprensorio delle Tre Cime. Ed era in prima linea anche per il Bergrettung. Non fumava nemmeno, è difficile capire cosa possa essere accaduto».

Affranto anche Meinhard Kühbacher, caposervizio della sezione di San Candido della Bianca: «Era un uomo forte, che aiutava chiunque glielo chiedesse. Per noi curava, da parecchi anni ormai, il soccorso piste mentre per il Bergrettung faceva anche la parte formativa a San Candido. Da ciò che abbiamo capito si è sentito male mentre stava rientrando da una breve vacanza a Berlino e il ricovero in terapia intensiva non è riuscito a salvarlo. Siamo distrutti dal dolore anche perché era una persona speciale, capace di affrontare tutte le cose che seguiva, dal maso ai soccorsi, con la stessa energia. È una grave perdita e siamo vicini alla famiglia». Il funerale si terrà sabato alle 14 a Versciaco.

Commossi anche i membri della sezione di San Candido del Bergrettung: «Il nostro amico e collega è morto improvvisamente, e in modo del tutto inaspettato, nella serata del 25 luglio. È sempre stato una persona altruista e la sua visione della vita è sempre stata caratterizzata da un grande ottimismo. È sempre stato presente per la sua famiglia e aveva costantemente il sorriso dipinto sul volto. Lo ricorderemo per le sue tante virtù e per la sua incredibile voglia di fare. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e grazie di tutto: Berg Heil Benno».

L’amico Christian Lanzinger ammette di essere “lacerato dentro”. «La tua morte così improvvisa mi ha strappato la terra sotto i piedi. Molte le domande: perché tu, perché ora, perché, perché nessuno potrà rispondermi. Mi sei stato accanto con consigli preziosi anche dopo la perdita di mia madre. Non eravamo solo conoscenti, no, eravamo amici che spesso si sentivano e spesso facevano progetti insieme. Volevamo fare tante cose e ora non ci sei più. Il mio sconcerto è indescrivibile amico mio, ti auguro con tutto il cuore un buon viaggio verso l’eternità con gli angeli». I familiari, gli amici e i colleghi sono scossi e disorientati per questa morte prematura. Sanno che non avranno più indietro il loro Benno, tanto coraggioso quanto sfortunato. Una morte improvvisa e inattesa ha stroncacato anche i suoi sogni.













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