«Negozi, la ripresa lenta attende la svolta in estate» 

Val Gardena. Il rappresentante dei commercianti Rabanser illustra le iniziative per il rilancio: «Comunicazioni mirate, sicurezza e buoni acquisto: il cliente li paga 80 euro e compra per 100»


Stefano Zanotti


Val gardena. Il coronavirus ha messo in ginocchio anche i commercianti. Ancora a febbraio non ci si poteva immaginare cosa sarebbe successo da lì a poco. Due mesi di chiusura totale. Tutto è iniziato nel corso della stagione invernale, che si prestava a registrare l’ennesimo record per il turismo, con i commercianti in procinto di raggiungere il culmine delle vendite stagionali. Quindi, negozi pieni di articoli e magazzini già riempiti di merce acquistata e pagata per la stagione estiva. Come in un incubo, il 9 marzo è arrivata poi la decisione di dover chiudere tutto.

Riassume situazione e prospettive Markus Rabanser, rappresentante dei commercianti a livello di valle, vice presidente mandamentale Bolzano e circondario dell’Unione commercio, turismo e servizi Alto Adige e titolare di un negozio storico di calzature della zona e di un’agenzia di Internet marketing.

Come è stata avviata la ripresa?

“Dopo due mesi di chiusura, con previsione incerte, a inizio maggio finalmente è giunta la notizia che si potevano alzare nuovamente le serrande. Nonostante in Val Gardena si trattasse di un periodo con le strutture ricettive chiuse, i commercianti hanno voluto dare un segnale di vita aprendo i battenti. Durante la chiusura è stato importante adattare in modo corretto comunicazione e informazione, oltre a pianificare le strategie future, utilizzando questo tempo per rinforzare il marchio e il legame con i clienti con una comunicazione su misura, costruita in base al tipo di attività commerciale”.

Come è la situazione dopo la riapertura dei negozi?

“All’inizio la gente era un po’ timorosa, nelle prime settimane le persone preferivano farsi potare la spesa a domicilio. A parte in quelli di alimentari, negli altri negozi si sono viste poche persone, un po’ di più dove si vendevano articoli sportivi, meno dove si vendeva abbigliamento di moda. Naturalmente le restrizioni, giustamente rispettate dai clienti, non hanno contribuito a motivare a frequentare i negozi. A proposito, ricordo che, previa igienizzazione delle mani all’entrata e all’uscita, nei negozi di vestiti si possono provare gli indumenti senza problemi”.

Il dialogo con enti locali e istituzioni?

“Non è mai mancato, per fortuna. Come non è mancato il contatto tra i rappresentanti di categoria e con le banche. È nata anche una proposta per gli abitanti della Gardena, in particolare per chi è cliente della Banca Raiffeisen Gherdëina”.

Di cosa si tratta?

“I clienti della banca possono acquistare, agli sportelli e fino ad esaurimento del budget messo a disposizione dell’istituto (non oltre il 30 settembre), un buono d’acquisto di 100 euro pagandolo 80 euro, in quanto 20 euro sono finanziati dalla banca. Si aggiunge poi un altro 10% di sconto riconosciuto dai negozianti. Di fatto si acquista con il 30% di sconto. Ogni clienti può acquistare buoni per un valore massimo di 200 euro, da usare entro il 30 novembre”.

Un messaggio a commercianti e clienti?

“Con queste iniziative speriamo di ripopolare presto strade e piazze dei paesi e di far tornare l’interesse a frequentare i centri della valle. Credo che ce la faremo”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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