il caso

Noi Techpark di Brunico, il Consiglio di Stato dà ragione a Unionbau: la Provincia dovrà risarcire 695mila euro

I lavori di realizzazione erano stati assegnati alla ditta Gasser Paul, seconda classificata nell’aggiudicazione, che li ha conclusi nel 2023



BOLZANO. ll Consiglio di Stato ha accolto un ricorso contro la procedura dell'affidamento dei lavori per il Noi Techpark di Brunico e ha condannato la Provincia autonoma di Bolzano, tramite la Noi spa, al pagamento di un risarcimento danni per oltre 695 mila euro.

Il ricorso contro la sentenza del Tar di Bolzano del 2020 era stato proposto dalla Unionbau Spa, legalmente rappresentata dagli avvocati Gerhard Brandstätter e Andreas Widmann. Il Tar di Bolzano aveva accolto il ricorso presentato dalla ditta Gasser di San Lorenzo di Sebato, seconda classificata nell'aggiudicazione dei lavori, contro la ditta Unionbau di Campo Tures che aveva avuto l'incarico di costruire le parti edili del parco technologico Noi Techpark.

Il ricorso era motivato fra l'altro dal fatto che l'Unionbau aveva indicato come direttore dei lavori un professionista che, secondo i ricorrenti, non aveva i titoli per farlo.

I lavori erano poi stati assegnati alla ditta Gasser Paul in data 23 settembre 2020 e sono stati conclusi nel 2023. Pertanto, essendo, a tre anni di distanza, "divenuta impossibile la tutela risarcitoria in forma specifica", in appello, la Unionbau chiedeva un adeguato risarcimento.

Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (sezione sesta),  ha quindi accolto il ricorso "limitatamente alla domanda di risarcimento danni per equivalente; per l'effetto, in parziale riforma della sentenza impugnata, condanna la stazione appaltate appellata al pagamento della somma di euro 695.808,65, oltre interessi, in favore di parte appellante (Unionbau Spa)" e al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio". 













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