«Non possiamo certo pensare a un inverno senza ospiti»

San lorenzo di sebato. Da giovedì sera anche San Lorenzo di Sebato è in zona rossa a causa dell’emergenza Covid 19. Il Comune è sottoposto a una serie di ulteriori restrizioni per un’altra settimana,...



San lorenzo di sebato. Da giovedì sera anche San Lorenzo di Sebato è in zona rossa a causa dell’emergenza Covid 19. Il Comune è sottoposto a una serie di ulteriori restrizioni per un’altra settimana, nonostante il numero dei contagi non sia altissimo. Su un totale di quasi 3900 abitanti, i contagiati sono 46 (dato dell’altra sera), mentre in quarantena vi sono 94 persone.

“Sono bastati questi dati per dichiarare il Comune ad alto rischio e prendere il provvedimento”, dice il sindaco Martin Ausserdorfer, che ricorda che la zona rossa è comunque motivata dal fatto che “tutta la provincia si trova in uno stato di rischio elevato. Bisogna intervenire per piegare la curva, per interrompere la catena delle infezioni”.

Le misure, anche a San Lorenzo, riguardano i locali pubblici innanzitutto: bar e ristoranti rimangono chiusi, è ammesso l’asporto fino alle 20 (perché da allora inizia il coprifuoco) e il servizio a domicilio fino alle 22. Sono state chiuse tante attività commerciali, di vendita al dettaglio, tranne quelle che riguardano i beni alimentari e di consumo quotidiano (anche per questi negozi è ammesso il servizio di consegna a domicilio). E sono chiaramente vietate tutte le forme di assembramento, eventi e manifestazioni. Restano chiusi anche i servizi alla persona, parrucchieri, estetisti. Si può entrare e uscire dal Comune solo per comprovati motivi di lavoro, altre esigenze collegate alla salute e necessità irrinunciabili.

“Per fortuna - aggiunge il sindaco Ausserdorfer - il presidente della Provincia ha disposto il ritorno a scuola dei ragazzi per lunedì 9 novembre dopo le vacanze tradizionali di Ognissanti. La ripresa delle lezioni nelle tre scuole elementari del Comune e nei due asili è un aiuto importante a quei genitori che si sarebbero trovati in grosse difficoltà, in quanto impossibilitati per motivi di lavoro ad assistere con la dovuta attenzione i loro figlioli”.

“Non ho un’idea precisa di come si siano sviluppati gli oltre 40 contagi da coronavirus in paese - continua il sindaco - forse alla base c’è semplicemente una serie di coincidenze, non un preciso focolaio. Il Covid s’è infiltrato anche nella nostra comunità in modo subdolo, imprevedibile”.

Quanto alla risposta della popolazione, Ausserdorfer spiega che “c’è il rispetto verso tutte le raccomandazioni. La gente usa sempre le mascherine e osserva la distanza consigliata evitando gli assembramenti. Bisognerà continuare a comportarsi così, se vogliamo uscire dalla terribile situazione in cui siamo finiti”. Fra meno di un mese dovrebbe cominciare la stagione turistica e Ausserdorfer ha un augurio e un timore: “Speriamo che la situazione migliori in fretta. Non possiamo certo pensare a un inverno senza gli ospiti”. E.D.













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