il risanamento 

Ortisei, conferito l’incarico per la «Casa dei ladini»

ORTISEI. A Ortisei è stato conferito l'incarico di coordinamento per la progettazione della Casa dei Ladini. Il professionista incaricato è l'architetto Igor Comploi che nei prossimi giorni...



ORTISEI. A Ortisei è stato conferito l'incarico di coordinamento per la progettazione della Casa dei Ladini. Il professionista incaricato è l'architetto Igor Comploi che nei prossimi giorni incontrerà il sindaco Tobia Moroder per concordare il da farsi. Il concetto su cui muoversi è lo studio completato dall'Università di Innsbruck che aveva ricevuto lo specifico incarico. Lo studio, che prevede anche l'utilizzo ottimale degli spazi disponibili, ha messo la giunta comunale nelle condizioni di discuterne i contenuti con il museo della val Gardena,con l'Union generela, con l'associazione che si occupa del teatri.

«Con le varie associazioni abbiamo già avuto una serie di incontri - ricorda il sindaco Tobia Moroder - per avere un quadro delle rispettive esigenze. Sono state chieste anche la cubature per verificare se sono o meno sufficienti e per verificare anche la possibilità di dividere gli spazi. Il tutto è stato poi consegnato alla Università di Innsbruck che ha completando il lavoro di verifica. Adesso abbiamo incaricato l'architetto Comploi ed i colloqui proseguiranno per accertare che tutto sia stato predisposto e che le varie esigenze siano state previste e soprattutto soddisfatte. Dopo queste verifiche potremmo passare alla fase successiva che sarà quella di mettere mano sulla Casa dei ladini e di fare i lavori che sono necessari».

Il futuro della Casa dei Ladini - per la quale dopo tanti anni è stato trovato un accordo siglato dall’Unione del ladini della Gardena - fa parte dell’Union Generela dei ladini - è stato possibile grazie all'intesa raggiunta con il Comune. L’accordo è frutto di un paziente lavoro dell’avvocato Lukas Plancker, che è socio dell’Unione ladini della Gardena proprietaria dei muri della casa, che ospita, fra l’altro, il Museo della Gardena e la sala adibita a teatro. Secondo l’intesa, approvata a larga maggioranza, la Casa resterà di proprietà dell’Unione dei ladini, mentre al Comune viene concesso un diritto di superficie che consentirà di fare una serie di lavori di cui c’è urgente bisogno. La sala grande diventerà polifunzionale e sarà così una sala della cultura di tutta la valle. Era stato anche nominato un gruppo di lavoro che aveva il compito di verificare se tutto quanto è previsto nella Casa dei Ladini corrisponde alle esigenze e di valutare se esiste la possibilità di ottenere contributi dalla Provincia e da eventuali partner disposti a dare una mano.

Proprio questo gruppo si è già incontrato in un paio di occasioni e ha gettato le basi per continuare un impegno che dovrebbe portare alla stesura di un progetto di massima per ciò che si intende fare nella casa dei Ladini, sfruttando, magari, i contributi che potrebbero arrivare in particolare dalla Provincia. (e.d.)

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