«Ripresa in estate: dobbiamo lavorare convinti di questo»

Val badia. Markus Valentini, presidente degli albergatori badioti e titolare del rifugio Bioch, uno dei più frequentati dell’Alta Badia, è preoccupato per la situazione di stallo dovuta all’emergenza...


Ezio Danieli


Val badia. Markus Valentini, presidente degli albergatori badioti e titolare del rifugio Bioch, uno dei più frequentati dell’Alta Badia, è preoccupato per la situazione di stallo dovuta all’emergenza coronavirus, una situazione che ha già creato parecchi danni al settore turistico.

Nel massimo rispetto verso misure necessarie per stroncare la diffusione del virus, Valentini pensa a realtà e prospettive per l’economia locale. “La chiusura anticipata degli impianti e di conseguenza della stagione invernale – dice - ha creato una serie di problemi, oltre a danni economici. Ora bisogna guardare avanti, al momento in cui si potrà ripartire. Non sarà semplice. Per i rifugi, la data della riapertura tradizionale è quella di metà giugno. Ci stiamo già preparando, ma bisognerà vedere se per allora l’emergenza si sarà attenuata. Personalmente sto eseguendo lavori di manutenzione al Bioch. Ma i problemi sono diversi”.

Li state affrontando con gli operatori del settore, impiantisti in primo piano. "Certo, ci confrontiamo ed emergono tanti interrogativi. Chi mi dice – riprende Valentini - se le funivie potranno fare il loro servizio regolarmente? E poi quante persone potranno eventualmente portare, tenendo conto delle distanze da rispettare per quanto riguarda la sicurezza dei passeggeri? E’ vero: mancano quasi due mesi all’avvio della stagione, ma ancora non è possibile programmare alcunché”.

L’ammontare delle perdite, già nella stagione bianca, è stato notevole.

“Un vero peccato perché la situazione della neve è ancora ottimale. Purtroppo l’esplosione del virus è stata devastante. E rischia di esserlo ancora a lungo”.

Quali sono le previsioni per l’estate?

“Ricomincerà tutto gradualmente. Non credo ci saranno grandi eventi con grandi afflussi di persone. E sono d’accordo con quello che diceva (sul nostro giornale, ndr) Roberto Huber (direttore di Alta Badia Brand, ndr): saranno diversi anche i turisti: cercheranno la tranquillità, quella che potranno trovare nella natura delle nostre valli. La natura che in queste settimane si è riappropriata di spazi prima molto frequentati da persone e auto”.

Quanti e quali turisti aspettate?

“Anche se il numero sarà inferiore, i turisti torneranno in montagna a cercare la pace e la salute. Gli italiani saranno i primi ad arrivare. Poi, dopo agosto, aspettiamo anche gli altri, i tedeschi soprattutto. Nella nostra zona, ripeto e ci conto, dovrebbe essere più facile la ripresa del turismo. Calcoliamo di avere un calo del 50 per cento, ma guai se molleremo. Il futuro è nelle nostre mani, sia dei gestori dei rifugi che degli albergatori. Se il virus allenterà la sua morsa e ci consentirà di lavorare, i risultati potranno essere positivi, anche se meno significativi di quanto avevamo messo in preventivo”.

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