S.Candido, la sindaco «Giudizi sulla piazza alla fine dei lavori» 

Italia Nostra aveva criticato il nuovo padiglione della musica Burgmann: «Siamo al primo lotto di un intervento lungo»


di Fausto Da Deppo


SAN CANDIDO. “Aspettiamo la fine dei lavori prima di esprimere giudizi”. Soprattutto, è sottinteso nelle parole della sindaco di San Candido Rosmarie Burgmann, prima di aprire il fuoco delle critiche. I lavori in questione sono quelli che hanno iniziato a ridisegnare la piazza del Magistrato, in particolare quelli che stanno completando il nuovo padiglione della musica. In un comunicato, Italia Nostra non è stata tenera: ha descritto l’edificio di 9 metri per 9 come “un cubo di cemento”, peggio “un obbrobio edilizio”, storcendo il naso sulla posizione, “a pochi metri dalla Collegiata e dalla chiesa di San Michele, uno tra i più rinomati esempi di architettura romanica del nord Italia, coprendo la visuale, peraltro magnifica, sul centro storico e sulle montagne”.

Burgmann replica parlando di “un progetto non ultimato” e riassumendo “un percorso di valorizzazione della piazza segnato fin dall’inizio dalla partecipazione della popolazione alle scelte e orientato a mostrare i primi risultati nel 2019 quando celebreremo il 1250° anniversario della nostra cittadina”.

“Il padiglione - continua Burgmann - è una costruzione nel segno dell’architettura contemporanea e questa, lo sappiamo, fa spesso discutere, ma per la piazza del Magistrato c’è un primo lotto di interventi (circa un milione di costi, più iva e spese tecniche) che si dovrebbe concludere entro l’autunno e si concentra sul lato est dell’area, rinnovando il padiglione, che era vecchio e creava una serie di problemi, e aprendo una piccola piazza con allargamento della zona pedonale verso il Mercato vecchio. E quindi ci sarà un secondo lotto”.

In sostanza, Burgmann ripete che il lavoro da fare è ancora tanto e che le fotografie che ritraggono il centro di San Candido cambieranno parecchio da qui ai prossimi mesi e anni. Alla fine, è la prospettiva della sindaco, “grazie a un progetto scelto dalla giuria fra oltre trenta proposte verrà ricreata l’intera piazza centrale della città, ingrandendo gli spazi fruibili dai pedoni verso una seconda piazza, più grande, dove oggi si affacciano vari negozi e attività”. Un modo per legare, collegare gli angoli commerciali e quelli per il tempo libero, facendo nascere un’area di percorsi e scambi per i residenti e per i visitatori. Il padiglione della musica (“Futura sede della banda del paese”, come scrive anche Italia Nostra) è un particolare nel quadro generale che, afferma Burgmann, si deve ancora vedere e che sarà, è convinta il sindaco, “una nuova opportunità per San Candido”. Il giudizio di Italia Nostra, che ha liquidato il famoso cubo come “uno sfregio che rischia di compromettere i tanti progetti di qualità realizzati dal Comune dell’Alta Pusteria”, è rimandato al futuro.

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